Tre uomini sono stati incriminati per l'omicidio della giornalista investigativa maltese Daphne Caruana Galizia lo scorso 16 ottobre. Secondo quanto rivela il Times of Malta, i tre, con precedenti penali, sono i fratelli Alfred e George Degiorgio e Vince Muscat e fanno parte di un gruppo di dieci persone arrestate lunedì in relazione all'omicidio. Nonostante si siano dichiarati innocenti, i magistrati maltesi li accusano di possesso illecito di armi e di materiale per fabbricare bombe.
Gli inquirenti cercano ora di capire se i fermati sono gli esecutori materiali o le menti dietro l'omicidio della blogger, rimasta uccisa dall'esplosione di una bomba piazzata sotto la sua auto.
Il Times of Malta segnala inoltre che i tre incriminati sono conosciuti alle forze dell'ordine: Vince Muscat ha preso parte a una sparatoria nel 2014 ed è stato accusato di partecipare alla rapina fallita di una succursale della banca Hsbc nel 2010 e di aver cercato di uccidere un poliziotto. Inoltre, le impronte digitali di Alfred Degiorgio sono state trovate su oggetti impiegati in una rapina a un furgone blindato mentre il fratello è stato accusato in passato di avere armi da fuoco e di narcotraffico. Secondo il quotidiano, gli altri sette soggetti arrestati nell'operazione di lunedì potrebbero essere liberati prossimamente.
La polizia maltese ritiene inoltre che la bomba che ha ucciso Galizia sia stata attivata da una barca attraverso un messaggio di testo inviato a un dispositivo elettronico che ha funzionato come detonatore. Lo hanno riferito i media locali. L'imbarcazione è stata requisita dalla polizia maltese lunedì e gli investigatori stanno cercando le impronte del Dna che serviranno per individuare i responsabili dell'assassinio, secondo Times of Malta.
Secondo le prime indagini, George Degiorgio avrebbe inviato il messaggio per attivare la bomba dopo aver ricevuto l'autorizzazione del fratello Alfred, che si sarebbe trovato nei pressi della casa di Caruana Galizia. Vince Muscat avrebbe invece partecipato da un altro luogo. I tre fanno parte di un gruppo di 10 persone fermate lunedì e sono accusati di possesso illegale di armi e di materiale per fabbricare bombe. Gli investigatori stano tentando di capire se siano gli esecutori o anche i mandanti dell'omicidio.