Trump in Vietnam: “Tutti rispettino accordi commerciali”. Incognita incontro con Putin

Il presidente Usa al vertice Apec. La Casa Bianca nega la possibilità di un faccia a faccia con l'omologo russo, ma il Cremlino insiste

Da una parte la politica delle relazioni bilaterali "giuste e reciproche" per fermare gli abusi commerciali, sostenuta dal presidente Usa Donald Trump. Dall'altra l'affermazione del presidente cinese Xi Jinping che la globalizzazione è un processo "irreversibile", ma deve essere resa "più bilanciata ed equa".

All'indomani della visita di Trump a Pechino, le dottrine economiche dei due leader, esposte al vertice Apec (cooperazione economica Asia-Pacifico) di Danang, in Vietnam, non potrebbero essere più lontane. Nel suo discorso, Trump ha ribadito l'opposizione agli accordi commerciali multilaterali. "Non entreremo in grandi accordi che ci tengano con le mani legate", ha detto indicando come prioritaria la strada della lotta agli abusi commerciali. Gli Stati Uniti, ha ricordato, sono stati danneggiati dall'aver seguito le norme che altri Paesi hanno ignorato. "Dobbiamo assicurare che tutti seguano le regole", ha ribadito. Il presidente Usa ha assicurato però la sua amicizia a tutti i Paesi della regione e si è detto pronto a stringere accordi bilaterali basati su un trattamento "giusto e reciproco" per rafforzare i legami e promuovere la prosperità e la sicurezza nella regione. "Molte opportunità commerciali di mutuo vantaggio sono state perse perché c'è chi non è affidabile e non segue le regole. Non possiamo permetterlo e non lo permetteremo più", ha avvertito Trump. Che nei primi mesi della sua presidenza aveva decretato l'uscita degli Usa dall'Accordo Transpacifico (Tpp) e annunciato l'intenzione di correggere il deficit commerciale di Washington con Cina e Giappone.

Al vertice Apec, Trump ha colto l'occasione per denunciare pratiche come il "furto massiccio" di proprietà intellettuale, le sovvenzioni statali che danneggiano le società private statunitensi e gli attacchi attraverso spionaggio e l'azione degli hacker. È invece un messaggio di apertura quello di Xi Jinping che, dopo l'affermazione al 19esimo Congresso del Partito comunista cinese, è pronto a estendere la sua dottrina all'Asia e al Pacifico. "Negli ultimi decenni, la globalizzazione economica ha contribuito in modo significativo alla crescita globale. Si tratta di un processo storico che è diventato irreversibile", ha sottolineato. "Nel perseguire la globalizzazione economica, dobbiamo renderla più aperta, inclusiva, bilanciata ed equa", ha aggiunto il leader cinese, affermando che "un'economia aperta porta benefici a tutti" mentre la chiusura "fa rimanere indietro". Nel suo intervento a Danang, Trump è tornato anche a parlare di Corea del Nord. Il presidente Usa ha avvertito che la regione Indo-pacifica non può vivere sotto la minaccia "delle fantasie perverse" di un dittatore. Quanto all'atteso incontro fra Trump e il presidente russo Vladimir Putin, è andato in scena a margine della foto di gruppo tra i leader: non un colloquio riservato, ma solo un rapido incontro in pubblico. I due leader si sono salutati con una stretta di mano e una pacca sulla spalla, e hanno scambiato alcune parole. Subito dopo si sono diretti al ricevimento separatamente. sgl/cba