Russiagate, Manafort accusato di cospirazione. E 126 milioni di americani hanno letto i post di Mosca

Si è costituito lunedì all'Fbi a causa delle accuse nell'ambito del Russiagate

Paul Manafort, 68 anni, è un avvocato, uomo d'affari, lobbista, esponente del partito repubblicano ed ex direttore della campagna elettorale di Donald Trump. Si è costituito lunedì all'Fbi, accusato di cospirazione contro gli Stati Uniti e di altri 11 capi d'accusa nell'ambito dell'inchiesta sul Russiagate. Con il suo socio in affari, Rick Gates, è stato rinviato a giudizio da un Gran Giurì federale su richiesta del procuratore speciale Robert Mueller.

Nato nel 1949 a New Britain, Connecticut, Manafort è un veterano dei repubblicani e ha lavorato come consulente politico a livello internazionale. Nel corso della sua carriera ha collaborato alle campagne presidenziali di Gerald Ford, Ronald Reagan, George H. W. Bush e Bob Dole. Nel 1980 ha fondato con due soci la società di lobbying Black, Manafort & Stone. Negli anni è stato al servizio di personaggi controversi come il presidente ucraino Viktor Yanukovych, l'ex dittatore delle Filippine Ferdinand Marcos e il dittatore del Congo Mubutu. Secondo le leggi degli Stati Uniti, tuttavia, per compiere un'opera di lobbying per Paesi stranieri è obbligatorio registrarsi al Foreign Agents Registration Act (FARA). Per l'accusa, Manafort avrebbe "dimenticato" di registrarsi in relazione ai suoi rapporti con uomini d'affari e governi dell'Europa orientale durati fino al 2017.

Nel marzo del 2016 Manafort ha iniziato a lavorare alla campagna presidenziale del candidato anti-establishment Donald Trump. Tre mesi più tardi, dopo il licenziamento del manager Corey Lewandowski, è stato Manafort a prenderne il posto a capo della campagna. Una posizione di potere, che gli ha permesso di gestire un budget per la comunicazione da 20 milioni di dollari. Il 9 giugno 2016, Manafort, Donald Trump Jr. e il genero del presidente, Jared Kushner, hanno partecipato a un incontro alla Trump Tower con l'avvocato russo Natalia Veselnitskaya, che prometteva informazioni compromettenti su Hillary Clinton. Nel mese di agosto 2016, i legami di Manafort con l'ex presidente ucraino Viktor Yanukovych sono emersi attirando l'attenzione dell'opinione pubblica.

La notizia di 12,7 milioni di dollari di fondi illegali ricevuti da Manafort aveva portato alle sue dimissioni il 19 agosto. Con Manafort è stato messo sotto accusa anche Rick Gates, suo vice e socio in affari. Secondo l'accusa, dal 2006 e almeno fino al 2015, Manafort e Gates hanno agito come agenti non registrati del governo ucraino. L'accusa sostiene che Gates abbia aiutato Manafort a ottenere soldi da conti offshore e che abbia usato quel denaro per pagare spese personali, tra cui "la sua ipoteca, la scuola dei figli e la decorazione interna della sua residenza in Virginia".

Su Twitter Donald Trump difende l'ex capo della sua campagna elettorale: "Le fake news stanno facendo gli straordinari. Come ha detto il legale di Paul Manaforts non c'è 'collusione' e gli eventi si riferiscono a molto tempo prima che lui arrivasse nella campagna".