Due attacchi kamikaze in due diverse moschee in Afghanistan, in poche ore, hanno provocato la morte di 50 persone.
Il primo attentatore suicida ha agito all'interno di una moschea sciita a Kabul, come riferisce un funzionario della sicurezza, aggiungendo che il bilancio è di almeno 30 morti. La moschea colpita è quella di Imam Zaman, che si trova nella zona occidentale di Dasht-e-Barchi nella capitale afghana. L'esplosione è avvenuta mentre i fedeli si raccoglievano per la preghiera. Secondo un report diffuso la scorsa settimana dalle Nazioni unite, quest'anno la popolazione sciita dell'Afghanistan è stata molto colpita dagli attacchi, con almeno 84 persone morte e 194 ferite in attentati contro moschee e cerimonie religiose.
Il secondo attacco kamikaze è avvenuto contro la moschea Khwajagan della provincia di Ghor, nell'ovest dell'Afghanistan, nel distretto di Du-Layna, sempre nel venerdì di preghiera dei musulmani, provocando almeno 20 morti secondo il portavoce della polizia provinciale Iqbal Nezami. Lo riferiscono a Efe fonti ufficiali, spiegando che l'esplosione è avvenuta mentre nella moschea si trovavano per pregare un importante miliziano anti-talebano e i suoi uomini.