Gli Stati Uniti stanno lavorando con la Polonia per affrontare le minacce della Russia e il suo "comportamento destabilizzante". Parola del presidente americano Donald Trump, che nel suo discorso a Varsavia ha ribadito la sua richiesta ai Paesi della Nato di rispettare gli impegni economici.
Ma il Cremlino non ci sta. "Non siamo d'accordo con questo approccio", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parlando ai giornalisti. E a proposito dell'imminente incontro ad Amburgo, in occasione del G20, tra i due presidenti, Trump e Vladimir Putin, Peskov ha aggiunto che "potranno scambiarsi di persona i loro pensieri sulle questioni più importanti e, cosa più importante, sarà l'occasione per intendersi e finalmente capire il vero approccio di ciascuno nelle relazioni bilaterali, non l'approccio che è diffuso dai media".
La Russia e "altri Paesi" hanno interferito o potrebbero aver interferito nelle elezioni statunitensi del 2016, ha ammesso poi lo stesso Trump. Il presidente Usa a aggiunto che il suo predecessore Barack Obama sapeva dell'interferenza di Mosca e non ha fatto nulla perché credeva che la candidata del suo partito, Hillary Clinton, avrebbe vinto. Se Obama avesse pensato che Trump potesse vincere, ha detto il repubblicano, certamente avrebbe preso contromisure. Il democratico, secondo il magnate, era stato avvisato nell'agosto scorso dalla Cia delle attività russe e avrebbe avuto tempo per agire, ma "non ha fatto nulla".