Il Parlamento greco ha approvato nella notte le misure di austerità per ricevere una tranche di aiuti vitali da 7,5 miliardi di euro e ottenere un ulteriore alleggerimento del debito pubblico. Il via libera è arrivato mentre erano in corso all'esterno manifestazioni di protesta da parte dei greci. Il premier Alexis Tsipras ha detto ai giornalisti che i partner europei devono rispettare ora le promesse ad Atene. "Ce lo meritiamo e ci aspettiamo dall'Eurogruppo di lunedì una decisione che disciplini il sollievo del debito che corrisponda ai sacrifici del popolo greco", ha spiegato Tsipras. Tra le misure approvate nuovi tagli alle pensioni e aumenti di tasse. Secondo quanto riporta la stampa, le misure sono passate con il sì di 153 deputati della sinistra di Syriza, partito del premier Alexis Tsipras, e del partito Anel, mentre 128 deputati hanno votato contro.
I creditori della Grecia hanno concordato in linea di principio la ristrutturazione del debito ma non i dettagli. Il governo greco ha accettato di adottare più misure di austerità, che saranno attuate nel 2019 e nel 2020, per convicere il Fmi a partecipare al terzo programma di salvataggio da 86 miliardi di euro. La Grecia ha ricevuto circa 260 miliardi di euro in prestiti dal 2010 in cambio di riforme e tagli alla spesa. Il debito greco è ora al 179% del Pil, nonostante un 'haircut' applicato nel 2012.