La Procura svedese ha annunciato oggi la chiusura delle indagini preliminari aperte per un presunto reato di stupro, commesso nel 2010, contro il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, rifugiatosi nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra da cinque anni per evitare di essere estradato. "Il procuratore capo Marianne Ny ha deciso oggi di chiudere l'indagine per Julian Assange", ha detto in una dichiarazione il procuratore, che non fornirà ulteriori dettagli fino ad una conferenza stampa annunciata per le 12 ora locale svedese.
LA REAZIONE SU TWITTER. "Detenuto per sette anni senza accusa mentre i miei figli crescevano e il mio nome veniva diffamato. Non perdono né dimentico". È quanto scrive su Twitter Julian Assange, fondatore di Wikileaks.
ASILO IN FRANCIA. Assange chiederà asilo politico in Francia. Lo ha annunciato uno dei suoi avvocati, Juan Branco, ai microfoni della radio francese France Info. Non è chiaro come Assange, nel caso in cui la Francia gli concedesse asilo, potrebbe riuscire a raggiungere il Paese senza essere arrestato. "Julian Assange proverà a uscire dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra e di chiedere alla Francia di fare un gesto per accoglierlo e di concedergli l'asilo, per proteggerlo dai procedimenti portati avanti contro di lui negli Stati Uniti", ha detto l'avvocato di Assange. L'intervistatrice ha allora chiesto: "Allora chiederete l'asilo a Emmanuel Macron". E Branco ha risposto: "È evidente. Penso che sarà responsabilità della Francia dargli asilo politico". Nel 2015 Assange, in una lettera aperta indirizzata all'allora presidente francese François Hollande, aveva chiesto un "gesto umanitario" chiedendo di essere accolto in Francia. Ma la richiesta era stata respinta dall'Eliseo, che aveva fatto sapere che "la situazione di Assange non presenta un pericolo immediato" e inoltre era "oggetto di un mandato d'arresto europeo".