Francia, dal terrorismo alle tasse: programmi a confronto

Domani il primo turno per la corsa alla presidenza

Uscire dall'Unione europea o restare ma abolire le norme sulla disciplina di bilancio Ue.  Passare a un sistema parlamentare o "ridimensionare lo Stato" con il taglio di impieghi pubblici e della spesa pubblica. Collaborazione con Russia, Iran e regime siriano per combattere lo Stato islamico o maggiore apertura verso gli Stati Uniti di Donald Trump. Sono le tante e diverse proposte dei candidati alla presidenza francese che domani si sfideranno al primo turno.

Ecco nel dettaglio i programmi dei 5 candidati maggiori:

MARINE LE PEN 'Front National'

– Sei mesi di negoziato con Bruxelles per una nuova Europa, cambiando radicalmente l'appartenenza della Francia e trasformando il blocco in una cooperativa sciolta di Paesi: non più euro, zona senza frontiere. Referendum sull'adesione all'Ue, la cosiddetta 'Frexit' alla fine dei sei mesi   – Rifiuto dei trattati commerciali internazionali  – Abbandonare la Nato
– 'Protezionismo intelligente': tassa del 3% sulle importazioni  – Dimezzare il numero dei parlamentari – Aumentare la crescita del Pil al 2% nel 2018 e al 2,5% nel 2020 –  Tagliare le tasse per le famiglie e aumentare le prestazioni sociali – Tagliare le imposte sui salari per le piccole e medie imprese  – Espulsione automatica dei migranti irregolari e blocco a 10mila arrivi all'anno  – Privilegiare i cittadini francesi per quanto riguarda l'edilizia sociale  – Età pensionabile fissata a 60 anni (ora è 62) e 35 ore di lavoro settimanali  – Nella lotta al terrorismo espulsione automatica degli stranieri che sono stati condannati e di tutti gli schedati con la 'fisce S', chiusura delle moschee 'radicali' e divieto di di finanziamento pubblico ai luoghi di culto, assumere 15mila poliziotti e costruire nuove carceri per altri 40mila detenuti, aumentare la spesa per la Difesa. Inoltre, rendere molto più difficile e complicato diventare cittadino francese: essere nati in Francia non basterà più.

FRANCOIS FILLON 'Les Républicains'

– Revisione di Schengen sui controlli alle frontiere esterne e interne – Dotare l'Europa di una forza di polizia esterna di frontiera – Tagliare mezzo milione di posti di lavoro nel settore pubblico  – Settimana lavorativa da 39 ore nel pubblico e nel privato – Rimozione dell'imposta sulla ricchezza  – Spingere i genitori che ricevono un'indennita sociale ad accettare un 'contratto di responsabilità genitoriale' per affrontare l'assenteismo o il comportamento dei bambini irrispettoso nei confronti dei valori della Repubblica  – Ridurre la spesa pubblica di 100 miliardi di euro in cinque anni con l'obiettivo di ridurre la spesa pubblica dal 57% del Pil attuale a meno del 50% entro il 2022 – Sollevare le sanzioni dell'Ue alla Russia e aiutare il presidente siriano  Bashar al-Assad a sconfiggere lo Stato Islamico – Riposizionare la Francia accanto agli Stati Uniti dopo l'elezione di Donald Trump e creare nuovi legami con Mosca – Nella lotta al terrorismo espellere gli stranieri terroristi, criminali o delinquenti condannati, aumentare di 10mila unità il numero di agenti di polizia e gendarmi, aumentare di 16mila unità i posti nelle carceri, applicare i dispositivi del codice penale che permette di condannare a pene fino a 30 anni di prigione tutti i francesi che hanno legami con il nemico, soprattutto coloro che sono tornati da Siria e Iraq.

EMMANUEL MACRON 'En marche!'

– Piano di investimenti pubblici da 50 miliardi di euro per finanziare la formazione professionale, il passaggio all'energia rinnovabile, le infrastrutture e la modernizzazione del Paese – Ridurre di un terzo il numero di legislatori sia nel Senato sia nell'Assemblea Nazionale – Rimborso del costo totale di occhiali, protesi dentali e apparecchi acustici – Grande taglio delle tasse alle aziende e maggior margine di manovra per le aziende di rinegoziare le 35 ore settimanali – Sussidi statali fino a 15mila euro per 3 anni alle imprese che assumono persone provenienti dalle 200 zone a basso reddito – Abbassare il tasso di disoccupazione a 7% (dal 9,7% attuale)  – Divieto di uso di telefoni cellulari nelle scuole per ragazzi di età inferiore ai 15 anni – Pass cultura di 500 euro per i 18enni – Nessun divieto di portare il velo musulmano agli studenti universitari  – Per la lotta al terrorismo intende terminare la guerra in Iraq e in Siria, creare una cellula speciale anti-Isis da 50-100 agenti piazzata intorno al presidente della Repubblica, creare 10mila nuovi posti di lavoro in polizia, aumentare i fondi alla Difesa al 2% del Pil (nel 2016 era poco sotto l'1,8%), richieste di asilo elaborate in sei mesi.

JEAN-LUC MÉLENCHON 'La France Insoumis'

– Aumentare la spesa pubblica a 275 miliardi di euro nel quinquennio da metà 2017 a metà 2022 per investimenti pubblici – Creazione 3,5 milioni di posti di lavoro per ridurre il tasso di disoccupazione al 6% (dall'attuale 9.7%) a seguito di ingenti investimenti pubblici nei progetti ambientali e nel sostegno ai servizi pubblici, tra cui l'assunzione di 60mila insegnanti statali e l'aumento degli agenti di polizia  – Iniziare un lavoro di riscrittura della costituzione per sostituire il sistema presidenziale esistente limitando i poteri del presidente, abbassare l'età del voto da 18 a 16 anni, proibire la presenza di più mandati  – Maggiori poteri all'Assemblea costituente, votata da rappresentazione proporzionale  – Rinegoziare trattati Ue per scongiurare austerity e consentire allo Stato francese di perseguire un massiccio programma favorevole all'ambiente di spesa per stimolare l'economia – Azzerare il numero dei senzatetto  – Rimborso completo per le cure sanitarie prescritte – Riconoscere l'esaurimento come malattia professionale  – Nella lotta al terrorismo sottoporre l'uscita dello stato di emergenza al voto del Parlamento, aumentare i mezzi delle forze anti-terrorismo, privare dei diritti civili i condannati per frode fiscale e o attività illegali che finanziano il terrorismo.

BENOIT HAMON Partito socialista

– Riduzione dell'orario di lavoro – Istituire un reddito universale di esistenza di 535 euro al mese, finanziato in parte da un sorta di 'tassa-robot'   – Aumentare gli stipendi di coloro che guadagnano meno di 2.185 euro al mese – Assegno di 600 euro al mese ai disoccupati e un salario minimo di circa 200 euro – Puntare sull'energia rinnovabile per creare il 50% dell'elettricità entro il 2025 – Allargamento della riforma dell'istruzione dell'obbligo fino al liceo – Legalizzare la cannabis con una distribuzione controllata da parte dello Stato – Nella lotta al terrorismo rinforzare i mezzi di informazione territoriale, creare 9mila posti di lavoro in più per poliziotti e gendarmi, rinforzare i controlli d'accesso ai luoghi pubblici e ai mezzi di trasporto pubblico.