Un think tank del governo russo controllato da Vladimir Putin, Russian Institute for Strategic Studies, sviluppò un piano per influenzare le elezioni presidenziali Usa del 2016 in favore di Donald Trump e minare la fiducia dei cittadini nel sistema elettorale americano. È quanto fanno sapere a Reuters tre attuali e quattro ex funzionari Usa, facendo riferimento a due documenti confidenziali del think tank che l'intelligence Usa ha acquisito dopo le elezioni dell'8 novembre scorso. I documenti forniscono la cornice di quello che secondo le agenzie di intelligence Usa è stato uno sforzo intensivo da parte della Russia di interferire con il voto per la Casa Bianca. Il Russian Institute for Strategic Studies è gestito da funzionari in pensione dell'intelligence estera russa, nominati dall'ufficio di Putin.
Il primo documento, scritto a giugno e fatto circolare ai più alti livelli del governo russo ma non indirizzato a nessuno in particolare, è strategico e raccomanda al Cremlino di lanciare una propaganda sui social e sui media pro governativi per incoraggiare gli elettori Usa a scegliere un presidente che avesse una linea più soft verso la Russia rispetto all'amministrazione Obama, spiegano le sette fonti. Il secondo documento, invece, stilato a ottobre e distribuito nello stesso modo, avvertiva che era probabile che la candidata democratica alla presidenza Usa Hillary Clinton avrebbe vinto le elezioni e, per questo, sosteneva che per la Russia fosse meglio porre fine alla propaganda pro Trump per intensificare piuttosto i messaggi relativi a frodi elettorali, in modo da minare la legittimità del sistema elettorale Usa e danneggiare la reputazione di Clinton.
Il Cremlino respinge le nuove informazioni di stampa sulla presunta ingerenza del Russian Institute for Strategic Studies. "Non so niente di questo. L'unica cosa che posso dire è che sette fonti anonime non valgono una fonte reale", ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov. Il riferimento è alla notizia pubblicata in esclusiva dall'agenzia di stampa Reuters, che citando sette fonti anonime ha riferito che il Russian Institute for Strategic Studies, organo ufficiale russo, aveva stilato un piano per aumentare le possibilità di Trump di vincere nelle presidenziali Usa di novembre.
Le sette fonti citate, tutte coperte dall'anonimato, sono quattro ex alti funzionari Usa e tre attuali e spiegano che l'istituto avrebbe redatto due documenti confidenziali per fare da "cornice e fondamento" agli sforzi per interferire nelle elezioni. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha sempre negato in modo categorico ogni tipo di intromissione di Mosca nella campagna elettorale per le presidenziali Usa.