Il braccio della morte si ferma in Arkansas, dove un giudice ha emesso un ordine restrittivo che ferma provvisoriamente l'utilizzo di un farmaco usato per le iniezioni letali nelle esecuzioni della pena capitale. L'ordine entrerà in vigore dall'inizio della prossima settimana.
Sono sette le esecuzioni previste per questo mese nello Stato dell'Arkansas, che avrebbero dovuto avere luogo nell'arco di 11 giorni a partire dal prossimo lunedì, bloccate in seguito alle decisioni di due corti statunitensi, secondo quanto riferito dai media locali. Wendell Griffen, giudice della contea di Pulaski, ha emesso venerdì un'ingiunzione temporanea che impedisce allo stato di utilizzare uno dei tre farmaci impiegati nelle esecuzioni, il bromuro di vecuronio, in seguito alla denuncia presentata dall'azienda fornitrice, la McKesson, che ha dichiarato di non essere stata informata dell'utilizzo del medicinale per la pena capitale. Una udienza d'urgenza in merito al caso è prevista per martedì. Poco prima della decisione di Griffenn, la Corte suprema dell'Arkansas ha sospeso l'esecuzione del sessantenne Bruce Ward. Uno stop che si aggiunge a quello che riguarda Jason McGehee, già deciso da alcuni giorni.
L'Arkandas non eseguiva esecuzioni capitali dal 2005, ma il governatore Asa Huchinson aveva programmato otto esecuzioni in soli 11 giorni, con un'accelerazione dovuta alla prossima scadenza della validità del Midazolam, uno dei tre medicinali usati per eseguire la pena. Finora non era mai accaduto che uno Stato mettesse in calendario un numero tanto elevato di esecuzioni in un tempo così breve.