Sale tensione Usa-Nord Corea. Cina: Nessuno sarà vincitore

Gli Stati Uniti hanno detto di essere pronti a intraprendere un raid. Pyongyang ha replicato: "Li distruggeremo senza pietà"

La possibilità che la Corea del Nord conduca nelle prossime ore un nuovo test nucleare, dopo le ultime dimostrazioni di forza degli Stati Uniti, ha fatto crescere il timore di un conflitto nella penisola coreana con scambi di accuse e minacce tra Pyongyang e Washington. Secondo gli esperti, il test potrebbe essere condotto sabato, in coincidenza con le celebrazioni del 'Giorno del sole'. 

PRONTO RAID USA. Gli Stati Uniti sono pronti a lanciare un attacco preventivo con armi convenzionali contro la Corea del Nord se ci sarà la convinzione che Pyongyang sia in procinto di eseguire un test con armi nucleari. Lo afferma la Nbc citando fonti di intelligence Usa. La Corea del Nord ha avvertito che un "grande evento" è vicino e i funzionari americani affermano che i segni indicano un test nucleare che potrebbe essere effettuato questo fine settimana. Fonti di intelligence hanno detto alla Nbc che gli Stati Uniti hanno posizionato due caccia in grado di lanciare missili da crociera Tomahawk nella regione, uno giusto a 300 miglia dal sito di test nucleari della Corea del Nord.

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Bombardieri americani sono inoltre posizionati a Guam per attaccare la Corea del Nord qualora si rendesse necessario, e all'inizio di questa settimana il Pentagono ha annunciato che la portaerei USS Carl Vinson è stata inviata nell'area. L'attacco degli Stati Uniti potrebbe includere missili e bombe, attacchi informatici e operazioni speciali sul terreno.

MINACCIA COREANA. La Corea del Nord "distruggerà spietatamente" gli Stati Uniti, se Washington sceglierà di attaccare. Lo afferma una dichiarazione dell'esercito di Pyongyang, secondo quanto ha riferito l'agenzia ufficiale nordcoreana Kcna. "La nostra più dura reazione contro gli Usa e le sue forze vassalle sarà intrapresa, in una maniera così spietata che non permetterà agli aggressori di sopravvivere", afferma la nota.

NO ALLA GUERRA DA PECHINO. "Se ci sarà una guerra, il risultato sarà una situazione in cui tutti perderanno e nessuno vincerà", ha pronosticato il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, avvertendo che chi la provocherà "dovrà assumersene le responsabilità storiche e pagarne il prezzo". La richiesta di moderazione arriva dalla Cina, principale alleato del regime di Pyongyang, dopo l'allarme internazionale per la possibilità che la Corea del Nord realizzi il suo sesto test atomico. Immagini mostrate ieri di una base nucleare del Paese mostrano infatti che l'esercito di Kim Jong-un sarebbe pronto a condurre il nuovo test. All'appello della Cina ha fatto eco il Cremlino, che si è detto "molto preoccupato" e ha chiesto a "tutti i Paesi" di esercitare moderazione ed evitare atti che possano essere interpretati come provocazioni.