"Sono lieto di poterla accogliere al Cremlino. I tempi non sono facili io spero che la sua visita ci darà motivo per superare ostali e divergenze". Con queste parole il presidente russo Vladimir Putin ha accolto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. I rapporti tra Russia e Italia devono avere "la prospettiva di accrescimento" basandosi già su una "amicizia solida malgrado le difficoltà nel contesto internazionale e del difficile rapporto che si è creato da alcuni anni tra la Russia e l'unione europea" aveva detto in mattinata Mattarella.
CONTRO TERRORISMO. "Vorrei rinnovare le condoglianze per l'attentato a San Pietroburgo. E' stato un episodio atroce nella sua città che io conosco bene" ha detto Mattarella a Putin. "E' necessaria una sempre maggiore collaborazione contro il terrorismo delle nostre forze di polizia e intelligence – prosegue – perché insieme si può contrastare con più efficacia. L'amicizia tra Russia e Italia è molto forte e malgrado le difficoltà di questo periodo siamo riusciti a mantenere la collaborazione".
Il capo dello Stato aveva incontrato il premier Medvedev: I rapporti tra Italia e Russia "sono buoni e di partenariato, nonostante il fatto che oggi i nostri rapporti con l'Ue forse si trovano ad un punto abbastanza difficile, complicato. Ma siamo pronti a ristabilire la dinamica dei rapporti con tutti i paesi". Così il primo ministro russo incontrando il presidente della Repubblica. Negli ultimi tre anni l'interscambio tra i due paesi, ha spiegato "si è ridotto di 2,5 volte" per "ragioni oggettive, cioè il cambiamento dei prezzi di tutta una serie di merci, e ragioni soggettive, cioè le misure adottate ultimamente che non favoriscono lo sviluppo dei rapporti". Medvedev ha poi aggiunto che tra Italia e Russia ci sono "rapporti in vari campi: in campo economico, energetico, industriale, commerciale, degli investimenti, nel campo della cultura e dell'istruzione. Tutto questo è molto importante e spero che la sua visita favorirà il rafforzamento di questi rapporti".
SIRIA, ALFANO: COINVOLGERE RUSSIA. "La Russia non va isolata, anzi nei limiti del possibile va coinvolta nel processo di transizione politica sulla Siria". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, parlando con i giornalisti al termine della riunione allargata sulla Siria, che si è tenuta questa mattina a Lucca, prima del vertice ministeriale dei Paesi del G7. Alla riunione di stamattina erano presenti anche i ministri degli Esteri di Turchia e Paesi del Golfo. Sulla necessità che la Russia non venga isolata, Alfano ha assicurato che il G7 "la pensa in modo significativamente unito", mentre sulle ipotesi di nuove sanzioni, avanzate ieri dal ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, iAlfano ha detto che "ognuno ha espresso la propria opinione, ma mi pare prevalente la linea di coinvolgere la Russia , al fine di una concreta collaborazione che eviti un conflitto militare e avvii un processo politico".
"LAVORATO PER LA PACE"Abbiamo svolto ore di intenso lavoro,e in un tempo così connotato da guerre posso dire, a nome di tutti i paesi del G7, che noi abbiamo lavorato per la pace, desiderio più alto di tutti i giovani gli europei, che hanno conosciuto solo la pace, e desiderata da tanti giovani che in altri paesi del mondo non la conoscono" ha precisato Alfano.