Gabriele Del Grande è in stato di fermo nella provincia di Hatay
Il giornalista e documentarista italiano Gabriele Del Grande è in stato di fermo in Turchia nella provincia di Hatay, vicino al confine con la Siria, e si attende che venga espulso dal Paese a breve, nelle prossime 24-48 ore. È quanto si apprende da fonti diplomatiche. L'espulsione pare essere al momento l'unico provvedimento che Del Grande rischia. Nella zona in cui il giornalista è stato fermato i controlli si sono irrigiditi rispetto al passato dal momento che si trova nei pressi di un'area di conflitto e, spiegano le fonti, mentre un po' di tempo fa bastava esibire una tesserina stampa, adesso per i giornalisti è necessario chiedere ulteriori autorizzazioni alle autorità locali. Le fonti, tuttavia, non sono in grado di confermare se il connazionale fosse o meno in possesso della documentazione necessaria ai reporter e ricordano che la zona in cui Del Grande è stato fermato è fortemente sconsigliata dall'unità di crisi della Farnesina.
Nella risoluzione della vicenda è impegnato in particolare il console di Smirne, Luigi Iannuzzi. Del Grande, toscano, 34enne, da anni è impegnato sul tema delle migrazioni. Fondatore del blog Fortress Europe, che dal 2006 racconta il Mediterraneo e le vittime dei confini, è fra i tre registi di 'Io sto con la sposa', documentario del 2014 finanziato dal basso in cui racconta il viaggio di cinque profughi siriani e palestinesi per raggiungere la Svezia dall'Italia. Del Grande era partito per la Turchia pochi giorni fa per raccogliere materiale per il suo nuovo libro: si tratta di 'Un partigiano mi disse', che sta realizzando grazie al crowdfunding. L'idea, come spiega lui stesso sul sito della raccolta fondi, è quella di "guerra in Siria e nascita dell'Isis raccontate attraverso l'epica della gente comune in un intreccio di geopolitica e storytelling".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata