Il direttore nella National security agency (Nsa), Michael Rogers, ha negato che il governo dell'ex presidente Barack Obama abbia chiesto all'intelligence britannica di sorvegliare l'attuale presidente Trump, durante la campagna elettorale dello scorso anno. Rogers lo ha detto in audizione pubblica al Congresso sulle possibili ingerenze russe nelle presidenziali. "Non mi risulta che l'Nsa sia mai stata coinvolta in una attività simile", ha detto Rogers, dopo che la scorsa settimana il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, ha detto: "Tre fonti d'intelligence hanno informato Fox News che il presidente Obama ha saltato la catena di comando. Non ha usato Nsa, non ha usato Cia, ha usato Gchq". Rogers ha aggiunto che la richiesta di sorveglianza su un cittadino statunitense sarebbe stato "espressamente contrario" agli accordi di intelligence con i britannici e con gli alleati. Sia i servizi Gchq, sia la premier britannica Theresa May, hanno negato le affermazioni di Spicer su qualsiasi coordinamento per spiare Trump.
Tuttavia il presidente non intende ritirare le accuse al predecessore di aver ordinato le intercettazioni delle sue comunicazioni. Lo ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, in conferenza stampa.