"Juncker è qui per rimanere, combattivo e motivato come il primo giorno a gestire diverse crisi: Brexit, immigrazione, Grecia". Così su Twitter una portavoce della Commissione Ue, Mina Andreeva, ricordando che la scadenza prevista per il mandato di Juncker è il 31 ottobre del 2019. La portavoce ricorda che Juncker aveva già detto nel 2014, quando ha assunto l'incarico, che sarebbe stato presidente per un solo mandato, fino al 2019. "Ha anche detto in diverse occasioni che questo non si deve alla fatica: non è stanco, ma motivato come il primo giorno, e lotta ogni giorno per l'Europa", scrive la portavoce.
PITELLA: MI HA DETTO CHE NON LASCIA "Juncker non si dimetterà, me lo ha confermato. Lui è un punto di equilibrio, mai potremmo dare fiducia a "falchi del rigore" come Katainen". Così su Twitter Gianni Pittella, presidente del gruppo Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici (S&D) al Parlamento europeo.
JUNCKER: NON E' IL MOMENTO DI DIVIDERSI "Per l'Europa questo non è il momento di dividersi" ha detto proprio oggi Juncker, parlando a fianco del vice presidente degli Stati Uniti Mike Pence, oggi in visita ufficiale a Bruxelles. Secondo Juncker "gli Stati Uniti hanno bisogno di una Unione europea forte e unita su tutte le possibili questioni" e "per l'Europa questo non è il momento di dividersi in antiche categorie nazionali e provinciali, ma di rimanere unita davanti alle questioni globali".
IPOTESI DIMISSIONI Le voci sulle dimissioni erano state riportate dall quotidiano la Repubblica citando "autorevoli fonti europee", secondo cui "la partita si giocherà a marzo, mese cruciale per il futuro dell'Unione e periodo durante il quale l'ex primo ministro del Lussemburgo deciderà se rimanere a Bruxelles oppure dimettersi". Secondo quanto spiega il giornale, Juncker sarebbe "contrariato dalla scarsa ambizione dei governi sull'Unione" ed è dunque davanti a un bivio di fronte al quale dovrà decidere se "riuscire a dare la propria impronta ad una Unione desiderosa di guardare al futuro con ambizione o rifiutarsi di gestire il declino europeo lasciando la seconda metà del mandato ad uno dei suoi vicepresidenti, con il popolare finlandese Jyrki Katainen favorito rispetto al socialista olandese Frans Timmermans".
Nodo importante della riflessione pare essere il fatto che l'8 marzo la Commissione Ue dovrebbe pubblicare il suo 'Libro bianco' con un progetto di rilancio dopo la Brexit, ma da Olanda e Germania, che affronteranno elezioni politiche a breve (l'Olanda a marzo e la Germania a settembre), sarebbero stati recapitati a Juncker messaggi riservati che "hanno fatto capire a Juncker che sarebbe meglio che il suo White book rimanesse nel cassetto". Lo scorso 11 febbraio, in un'intervista all'emittente Deutschlandfunk, Juncker aveva annunciato che non si sarebbe candidato per un secondo mandato. Juncker, 62 anni, ex premier del Lussemburgo, ha assunto la presidenza della Commissione nel 2014 e il mandato dura cinque anni.