"Barack Obama impersonava la speranza degli americani, Donald Trump oggi è invece la rappresentazione della rabbia". Jonathan Safran Foer prova a spiegare i motivi dell'elezione del magnate newyorkese a presidente degli Stati Uniti. "E' stato un candidato molto più valido di Hillary Clinton, lei però è un essere umano molto migliore – continua – Il candidato è quello che è in grado di persuadere altre persone a seguirlo. E' una figura carismatica, ma queste personalità, come ci insegna la storia, in passato hanno causato enormi disastri"."Ci sono però anche dei casi positivi, pensiamo a otto anni fa quando abbiamo eletto Obama. Era inesperto e poco conosciuto, ma era così carismatico che la gente ha votato per lui", sottolinea lo scrittore americano che è tornato a Milano per presentare il suo ultimo romanzo, 'Eccomi' (Guanda), nella seconda anteprima di 'Tempo di Libri'. "Negli Stati Uniti non ci sono elezioni di idee, ma di personalità. Hillary ha vinto con il voto popolare, bisogna dunque distinguere tra chi guida gli Stati Uniti e la volontà del popolo americano".