New York Times: Staff di Trump in contatto costante con i russi

Molte le telefonate prima delle elezioni presidenziali, ma per ora nessuna prova di collaborazione anti-Clinton

Registrazioni e intercettazioni di conservazioni telefoniche dimostrano che i membri dello staff di Donald Trump e altri suoi soci hanno avuto ripetuti contatti con funzionari dell'intelligence russa nel corso dell'anno delle elezioni. Lo riporta il New York Times, citando quattro tra funzionari ed ex funzionari statunitensi, secondo cui le agenzie di intelligence hanno intercettato una serie di comunicazioni nel tempo stesso in cui scoprivano che la Russia stava cercando di interferire nelle presidenziali lanciando un attacco informatico al Democratic National Committee. Obiettivo era capire se lo staff di Trump stesse collaborando con Mosca per minare la campagna di Hillary Clinton. Secondo quanto riporta il quotidiano, "i funzionari intervistati nelle ultime settimane dicono di non aver rilevato, per ora, una cooperazione di questo tipo", ma si sono allarmati per i frequenti contatti tra lo staff di Trump e funzionari russi.

Queste intercettazioni vanno al di là di quelle che hanno riguardato Michael Flynn, consigliere per la sicurezza dimessosi ieri per le telefonate con l'ambasciatore russo in Usa, Sergei I. Kislyak, con cui ha parlato di sanzioni. Nel mirino delle registrazioni non solo i membri dello staff di Trump, ma anche altri suoi soci, tra cui Paul Manafort che per diversi mesi è stato capo della campagna del tycoon, ma che anche per motivi di lavoro ha da tempo contatti con la Russia.