Stati Uniti, è stato respinto il ricorso sul ‘travel ban’

Anche Corte d'appello boccia decreto anti-immigrati. "Se accadrà qualcosa date colpa a giustizia", scrive presidente Usa

Nuovo colpo al 'travel ban' voluto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Una Corte d'appello americana ha respinto il ricorso del dipartimento della Giustizia contro il blocco dell'ordine, stop che era stato deciso da un giudice federale di Seattle. Resta così sospeso il provvedimento firmato da Trump il 27 gennaio, che vietava l'ingresso negli Usa ai rifugiati e ai cittadini provenienti da sette Paesi a maggioranza musulmana (Iran, Siria, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen e Libia). L'amministrazione Trump ha promesso battaglia con "tutti i mezzi legali" per ripristinare il divieto di viaggio, in una sfida legale che sembra destinata a finire alla Corte suprema. E intanto molti migranti e rifugiati hanno tentato di sfruttare la 'breccia' per entrare negli Usa, dopo che il dipartimento di Stato ha restituito validità alla maggioranza dei 60mila visti che aveva revocato e le autorità dell'immigrazione hanno smesso di applicare il divieto.

TRUMP FURIOSO. "Non posso credere che un giudice abbia messo il nostro Paese in tale pericolo. Se accadrà qualcosa, date la colpa a lui e al sistema della giustizia. La gente sta entrando. Male!". Lo ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, facendo riferimento alla sospensione del divieto di ingresso negli Usa da lui imposto con un ordine esecutivo e allo stop seguito alla decisione di un giudice federale. In un altro tweet ha scritto: "Ho dato istruzioni alla Sicurezza interna di controllare le persone che entrano nel nostro Paese molto attentamente. I tribunali stanno rendendo il lavoro molto difficile".