Continua a Istanbul la caccia all'uomo per catturare l'attentatore che ha sparato in una nota discoteca della città durante i festeiggiamenti per il Capodanno, uccidendo 39 persone e ferendone 69. È stato un capodanno di terrore nella megalopoli turca: durante il veglione, poco prima della mezzanotte, un attentatore ha aperto il fuoco nella discoteca Reina, noto locale della città situato sulla riva europea del Bosforo, uccidendo 39 persone e ferendone 69. Tra le vittime, molti gli stranieri, almeno 28, secondo gli ultimi conteggi dei media, per lo più provenienti da Paesi arabi. Paura anche per un gruppo di italiani. Secondo quanto riporta la Gazzetta di Modena, tre modenesi che si trovavano nel locale con amici di Palermo e Brescia hanno raccontato a TeleRadioCittà gli attimi di paura: "E' accaduto in un istante, la gente festeggiava e mangiava. Quando sono stati esplosi i primi colpi è scattato il panico", hanno spiegato.
L'azione non è stata ancora rivendicata. Il premier Binali Yildirim ha descritto così l'attacco: "Ha sparato al poliziotto all'ingresso, è entrato, ha sparato e ucciso persone innocenti. Quindi ha lasciato l'arma e abbandonato il luogo, approfittando del caos". Non ha specificato il tipo d'arma utilizzata, secondo alcuni testimoni un fucile tipo kalashnikov, secondo altri un'arma automatica. Inoltre, ha smentito l'informazione, basata sul racconto di persone presenti nel locale, che "il terrorista fosse travestito da Babbo Natale: non è vero".
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Per il Capodanno a Istanbul, la polizia aveva dispiegato circa 25mila agenti a prevenzione di eventuali attentati, dopo che l'Isis negli ultimi due anni ha commesso 14 attacchi, uccidendo 250 persone. Sebbene l'attacco alla discoteca Reina non sia stato rivendicato, per i media turchi la polizia sta concentrando le indagini sullo Stato islamico. Per il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, questo tipo di attacchi mira a destibilizzare il Paese: "Questi attacchi, commessi da diverse organizzazioni terroriste contro i nostri cittadini, non sono indipendenti da altri incidenti che accadono nella regione", ha detto. "La Turchia – ha aggiunto in riferimento alle azioni contro l'Isis in Siria – è determinata a fare il necessario nella regione per mantenere la sicurezza e la pace dei turchi".