"Non vorrei vedere l'orologio tornare indietro" sulla riforma di Wall Street, la cosiddetta Dodd-Frank. La presidentessa della Fed, Janet Yellen, punge Donald Trump in audizione al Congresso. La riforma è infatti a rischio dopo l'elezione del tycoon alla presidenza Usa. Secondo Yellen è necessaria per rendere il sistema finanziario "più sicuro e più solido".
Dopo l'elezione c'è "un alto grado di incertezza", prosegue Yellen, secondo quanto riporta il Wall Street Journal. La Federal Reserve ha quindi bisogno di "maggiore chiarezza" sulle politiche del nuovo presidente prima di valutarne gli effetti.
In merito alle sue eventuali dimissioni dopo la vittoria di Trump, la numero uno della Fed risponde: "No, non lo farò". Yellen, il cui mandato di quattro anni si conclude nel gennaio 2018, ha spiegato di non voler lasciare prima: "E' completamente mia intenzione servire fino alla fine il mio mandato".
POSSIBILE AUMENTO DEI TASSI. In merito ai tassi di interesse, la Fed ha fatto sapere che potrebbe alzarli "relativamente presto" se i dati economici continueranno a mostrare un miglioramento del mercato del lavoro e dell'inflazione. "Tale aumento potrebbe diventare appropriato relativamente presto", ha detto Yellen nel discorso preparato per il Congresso. Secondo la presidentessa c'è solo il piccolo rischio che la Fed sia sotto la curva di inflazione, per questo è possibile solo un eventuale aumento graduale dei tassi.
Secondo Yellen l'attuale livello dei tassi, tra lo 0,25 e lo 0,50 per cento, sta spingendo l'attività economica negli Stati Uniti, e che il Paese ha "un po' più di spazio per correre" prima che l'inflazione diventi molto più di una preoccupazione. "Il percorso appropriato per il tasso dei fondi federali cambierà in risposta ai cambiamenti delle prospettive", ha chiarito ancora la presidente.