Un tribunale egiziano ha stabilito oggi la libertà condizionata per Ahmed Abdallah, il presidente dell'ong che segue la famiglia del ricercatore italiano Giulio Regeni, ucciso al Cairo a febbraio. Un rappresentante della Commissione egiziana dei Diritti umani e delle libertà, Mohamed Abdelghani, ha fatto sapere che il giudice ha deliberato la libertà su cauzione per Abdallah ma che il legale non è ancora stato rilasciato. Il consulente della famiglia Regeni non potrà comunque uscire dal Paese e sarà sottoposto a controlli da parte delle autorità ma che non dovrà pagare una penale.
Abdallah è stato arrestato a fine aprile con l'accusa di incitamento alle proteste, nell'ambito di una campagna di sicurezza lanciata dal governo prima e durante le manifestazioni del 25 aprile contro la cessione delle isole egiziane del Mar Rosso all'Arabia Saudita. Fino ad oggi il legale è rimasto in carcere insieme a quattro attivisti a cui è stata concessa oggi la libertà condizionata. La Commissione egiziana dei Diritti umani e delle libertà è sempre stata in contatto con la famiglia Regeni per prestare appoggio giuridico e come consulenti in materia di diritto egiziano.