Il portavoce dello Stato islamico, Abu Muhammad al-Adnani, è stato ucciso ad Aleppo, in Siria. Lo ha annunciato l'agenzia stampa Amaq, affiliata al gruppo jihadista. Secondo Amaq, Adnani è stato ucciso "mentre valutava le operazioni per respingere le campagne militari contro Aleppo", provincia dove l'Isis controlla alcune zone. L'agenzia non ha invece dichiarato come il militante sia stato ucciso. L'Iraq a gennaio aveva annunciato che Adnani era stato ferito in un attacco aereo nella provincia di Anbar; poi il portavoce si era spostato a Mossul, roccaforte dello Stato islamico nel Paese. Siriano di Idlib, il capo della propaganda dell'Isis aveva promesso fedeltà ad al-Qaeda oltre un decennio fa ed era stato imprigionato dalle forze americane in Iraq, secondo Brookings Institution. Nel giugno 2014 aveva dichiarato in un comunicato l'istituzione dell'autoproclamato califfato in Siria e Iraq. È stato spesso il volto del gruppo: a maggio rivolse un messaggio ai musulmani nel mondo, chiedendo loro di attaccare obiettivi negli Stati Uniti e in Europa durante il mese del Ramadan.
CONFERMA USA. Gli Stati Uniti hanno confermato la morte del portavoce. Funzionari della Difesa statunitense hanno infatti precisato che "forze della coalizione hanno condotto raid aerei su Al-Bab, città siriana, prendendo di mira proprio al Adnani, leader di alto livello" dell'Isis.