Piccolo incidente di percorso per Papa Francesco. Prima di celebrare la messa nel santuario di Jasna Gora a Czestochowa, incensando l'altare, il Papa è inciampato e caduto per pochi secondi ma si è rialzato e ha ripreso la funzione senza problemi.
Nell'omelia della messa per il 1050esimo anniversario del battesimo della Polonia, celebrata nel santuario di Jasna Gora a Czestochowa, il pontefice ha chiesto di avere la forza di superare le chiusure, di "andare oltre i torti e le ferite del passato, e di creare comunione con tutti, senza mai cedere alla tentazione di isolarsi e di imporsi". "Il cammino del vostro popolo – ha sottolineato – ha superato, nell'unità, tanti momenti duri" e chiede di avere la sensibilità di "servire chi è nel bisogno" e di "spendere la vita per gli altri, senza preferenze e distinzioni".
PAPA AI GIOVANI: SOGNATE. "Nei miei anni vissuti da Vescovo ho imparato una cosa: non c'è niente di più bello che contemplare i desideri, l'impegno, la passione e l'energia con cui tanti giovani vivono la vita. Questo è bello. E da dove viene questa bellezza? Quando Gesù tocca il cuore di un giovane, di una giovane, questi sono capaci di azioni veramente grandiose. È stimolante, sentirli condividere i loro sogni, le loro domande e il loro desiderio di opporsi a tutti coloro che dicono che le cose non possono cambiare", ha detto Francesco nel discorso ai giovani da tutto il mondo incontrati a Cracovia per la 31esima giornata mondiale della gioventù.
"Quelli che io chiamo 'i quietisti'. Ma i giovani hanno la forza di opporsi. Vi domando, le cose si possono cambiare? E' un dono del cielo poter vedere molti di voi che, con i vostri interrogativi, cercate di fare in modo che le cose siano diverse. E' bello, e mi conforta il cuore, vedervi così esuberanti. La Chiesa oggi vi guarda, direi più il mondo oggi vi guarda e vuole imparare da voi".