Duro colpo per lo Stato islamico: secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Amaq, legata all'Isis, uno dei suoi leader, Omar 'il ceceno', ministro della guerra del 'califfo' al Baghdadi, è rimasto ucciso in Iraq, a Mossul, probabilmente nel corso di un raid americano.
Conosciuto come 'Omar il ceceno' Abu Omar al Shishani è nato in Georgia circa trent'anni fa e ha combattuto nelle forze armate del Paese durante la breve guerra con la Russia nel 2008. Secondo il portavoce del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, Peter Cook, era "un leader di comprovata esperienza nella battaglia portata avanti dai militanti dell'Isis in vari combattenti in Iraq e Siria". Per Cook, la sua morte "avrà un impatto negativo sulla capacità dell'Isis di reclutare combattenti stranieri, in particolare quelli provenienti da Cecenia e nelle regioni del Caucaso, e limiterà la sua capacità di coordinare gli attacchi e difendere roccaforti come Raqqa (in Siria) e Mossul (in Iraq)".
Si pensa che Al Shishani cominciò a combattere nelle brigate ribelli durante la guerra civile siriana nel 2012 e che uno o due anni più tardi si sia unito allo Stato islamico, con cui ha ricoperto posizioni militari di rilievo tra cui quello di 'ministro della guerra' del califfo Abu Bakr al Baghdadi. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti lo incluse nella sua lista dei terroristi internazionali nel 2014 fissando su di lui una taglia da 5 milioni di dollari. L'ultima apparizione in video nel giugno 2014, quando annunciava che il "Califfato" sarebbe nato "dalla distruzione dei confini" dei Paesi come Iraq e Siria, invasi dai jihadisti.
L'8 marzo scorso fonti statunitensi e irachene avevano fatto trapelare la notizia della sua presunta uccisione in uno dei tanti raid effettuati dagli americani nel nord della Siria. Addirittura, il 21 marzo, una fonte della sicurezza irachena aveva fatto sapere che il battaglione 41 dell'esercito di Baghdad aveva ritrovato il cadavere di uno dei leader dello Stato islamico, Abu Omar al-Shishani, nella zona di Albu Abid, a una decina di chilometri a nordest di Ramadi. Lo Stato islamico, sempre attraverso l'agenzia di stampa legata Amaq, aveva smentito la morte.
Oggi la conferma: Al Shishani sarebbe rimasto ucciso in Iraq, a Mossul, probabilmente nel corso di un raid americano. Amaq ha riferito che al-Shishani è "morto da martire nella città di al-Shirqat, vicino a Mosul, nel tentativo di "fermare la campagna militare" contro la 'capitale' dello Stato Islamico in Iraq.