Oscar Pistorius dovrà scontare una pena di sei anni di carcere per l'omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, avvenuto il 14 febbraio del 2013. Il verdetto è stato letto dalla giudice Thokozile Masipa dell'Alta corte di Pretoria. La giudice ha definito Pistorius "un eroe caduto che ha perso la sua carriera".
"Ritengo ci siano convincenti ed eccezionali circostanze per discostarsi dalla prevista sentenza di 15 anni" di carcere, ha dichiarato la giudice dell'Alta corte di Pretoria, Thokozile Masipa, leggendo la sentenza. Subito dopo la lettura, Pistorius ha abbracciato in lacrime la sorella ed è stato portato nelle celle del tribunale.
Secondo quanto si apprende, la difesa non ricorrerà in appello contro la condanna. Il 29enne, secondo l'avvocato della difesa Andrew Fawcett, sconterà "tra metà e due terzi della sentenza", prima di poter chiedere di essere rilasciato in libertà condizionale.
In aula sono presenti, tra gli altri, i familiari dell'atleta tra cui la sorella Aimee e il fratello Carl, la ex fidanzata Jenna Edkins, il padre della modella Barry Steenkamp. Pistorius sparò quattro volte attraverso la porta del bagno della sua abitazione di Pretoria, uccidendo la donna. Ha sempre sostenuto di aver agito credendo di colpire un ladro che si era intrufolato nella casa.
Il processo iniziò quasi un anno dopo, il 3 marzo 2014, e dopo sei mesi la giudice Thokozile Masipa (la stessa che oggi pronuncerà la sentenza definitiva) accettò la versione dell'uomo e lo condannò a cinque anni di carcere per omicidio senza premeditazione. Il Tribunale supremo d'appello ribaltò poi il verdetto, dichiarando l'atleta paralimpico colpevole di omicidio volontario, che prevede un minimo di 15 anni di carcere. La procura ha chiesto un minimo di 15 anni di detenzione, mentre la difesa ha domandato che la pena sia convertita in lavori socialmente utili.