Abdeslam, unico sopravvissuto agli attentati di Parigi, nel carcere Fleury-Mérogis non se la passa affatto male

Nel libro 'Il cartello' di Don Winslow il super boss del narcotraffico Adàn Barrera, pur essendo finito in carcere, fa una vita da nababbo: cibi da ristoranti stellati, vini d'annata, saloni a disposizione per cene e feste. Questa è ovviamente una situazione estrema ma anche quello che si è scoperto a proposito della permanenza in prigione di Salah Abdeslam ha dell'incredibile. Secondo quanto riportato dalla 'Stampa', che cita il Journal du Dimanche', il jihadista 26enne, unico sopravvissuto agli attentati del 13 novembre a Parigi, non se la passa affatto male: Abdeslam, detenuto nel sovraffollato carcere Fleury-Mérogis, avrebbe a disposizione un piano intero dell'edificio, con tanto di mini palestra a suo uso esclusivo.

A raccontare la nuova vita del terrorista sono stati due giornalisti del Jdd che hanno accompagnato il deputato Thierry Solère all'interno dell'istituto. Grazie a videocamere di sorveglianza attive 24 ore su 24 e alle testimonianze dei secondini, Solère ha potuto osservare il detenuto 'vip' e farsi un'idea su come passa le giornate. Abdeslam si sveglia ogni mattina alle 11 e trascorre il suo tempo tra cucina e reality show in tv. Per quanto riguarda l'attività fisica – Salah non può uscire in cortile per il timore di attacchi da parte degli altri detenuti – il 26enne può tranquillamente allenarsi in una piccola palestra che presto verrà arricchita con nuovi attrezzi.

Stando a quanto riporta la 'Stampa', il deputato Solère ha già protestato presso il ministro della Giustizia, Jean-Jacques Urvoas, per il trattamento agevolato. Ma senza dubbio anche l'indignazione dell'opinione pubblica è destinata a crescere.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata