La Corte costituzionale austriaca ha accolto il ricorso del partito di estrema destra Fpo sulle elezioni presidenziali del 22 maggio, stabilendo che il secondo turno debba essere ripetuto a causa di irregolarità. Al voto vinse l'ecologista Alexander Van Der Bellen, che sconfisse il candidato del partito Fpö, Norbert Hofer, con una differenza di soli 30mila voti. Il Partito delle Libertà ha denunciato errori e irregolarità nel conteggio del voto per corrispondenza, decisivo per la vittoria di Van der Bellen. Nelle scorse settimane, il tribunale ha ascoltato circa 90 testimoni, tra cui membri dei seggi di tutto il Paese. Molti di essi hanno ammesso che non sia stata rispettata appieno la legge elettorale, in particolare nei tempi e nei modi del conteggio dei voti per posta.
Van der Bellen aveva vinto col 50,35% contro il 49,65% di Hofer. Il passaggio di potere al nuovo presidente sarebbe dovuto essere l'8 luglio.
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