Turchia, premier: Attentatori giunti in aeroporto a bordo di taxi

Tutto fa pensare che dietro l'attacco all'aeroporto di Istanbul ci siano militanti dello Stato islamico

A poche ore dall'attacco all'aeroporto di Istanbul, costato la vita a 36 persone, tra cui almeno due cittadini stranieri di nazionalità ucraina e iraniana, si cerca di ricostruire quanto avvenuto prima della tragedia. Dalle prime indicazioni fornite nella notte dal primo ministro Binali Yildirim "tre attentatori si sono fatti esplodere dopo aver aperto il fuoco" con kalashnikov nell'area del terminal riservato ai voli internazionali. I tre, sempre secondo quanto ha riferito il premier, sarebbero arrivati in zona a bordo di taxi. Secondo le prime informazioni, tutto fa pensare che dietro l'attacco ci siano militanti dello Stato islamico.

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Funzionari dell'antiterrorismo Usa spiegano l'uso di attentatori suicidi contro obiettivi 'soft' è più tipico dell'Isis che non di altri possibili sospetti, come il Pkk. Uno dei funzionari, parlando a condizione di anonimato, spiega inoltre che l'Isis ha di recente condotto attacchi terroristici in Turchia, ma il gruppo raramente rivendica la propria responsabilità per azioni in questo Paese, perché la Turchia resta uno dei principali corridoi per i combattenti che dall'Europa vogliono raggiungere la Siria e l'Iraq.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse