Keiko Fujimori e Pedro Pablo Kuczynski si sfidano oggi nel ballottaggio per elezioni presidenziali. Saranno circa 23 milioni gli elettori che si recheranno alle urne dalle 8 locali (le 15 in Italia) fino alle 16 (le 23 italiane) per scegliere il successore di Ollanta Humala. Gli ultimi sondaggi di una settimana fa segnalavano un testa a testa tra i due candidati entrambi appartenenti a partiti di destra, con un lieve vantaggio di Kuczynski, 77 anni, ex ministro dell'Economia nel governo di Alejandro Toledo, con il 45,5% dei voti rispetto al 44,7% di Fujimori. Al suo secondo tentativo di vincere la presidenza, Keiko Fujimori, figlia dell'ex presidente Alberto Fujimori (in carcere per violazioni ai diritti umani), è sempre stata considerata la vincitrice in tutti i sondaggi pubblicati durante la campagna, ma negli ultimi giorni l'antifujimorismo, che già le era costata la vittoria nel 2011 contro il presidente in carica Humala, ha subito una grande impennata. In un messaggio di venerdì sera, prima del silenzio elettorale, Kuczynski, del partito Peruviani Per il Cambiamento, ha invitato i cittadini a difendere la democrazia andando a votare. In assenza di un'alternativa, l'invito al boicottaggio è infatti molto forte nei settori di sinistra. "Blocchiamo la strada al ritorno della dittatura, della corruzione e della menzogna", ha ribadito Kuczynski.
Dal canto suo, Fujimori, candidata per Forza popolare che nello scorso aprile al primo turno aveva ottenuto il 39,85 % dei voti, ha respinto "le dichiarazioni del rivale, perché non solo offendono la mia squadra politica, ma anche le persone che ci sostengono. Tutto questo fa parte di una guerra sporca. La democrazia non è a rischio, la democrazia è solida", ha dichiarato. Negli ultimi giorni, la vittoria di Fujimori è stata messa a rischio da un'indagine del dipartimento statunitense anti-droga che la lega all'ex segretario del partito fujimorista Forza popolare, e uno dei suoi principali finanziatori, Joaquín Ramírez, per riciclaggio di denaro. Il caso ha coinvolto anche il candidato alla vicepresidenza di Fujimori, ed ex ministro dell'Agricoltura sotto il governo del padre, José Chlimper, che ha ammesso di aver diffuso a un programma televisivo una registrazione manipolata per screditare la denuncia contro Ramirez.
Contro la candidatura di Keiko vi sono anche le denunce di corruzione contro il suo ambiente e di crimini avvenuti sotto il governo del padre del padre Alberto Fujimori (1990-2000): la scorsa settimana migliaia di persone, membri di organizzazioni civili, studenti e sindacati hanno manifestato nella capitale peruviana insieme agli ex candidati Verónika Mendoza, del Fronte Ampio di sinistra, che ha ottenuto 20 seggi nelle elezioni dello scorso aprile facendola diventare la seconda forza in Parlamento, e Julio Guzman. Il corteo esortava gli elettori al 'voto critico' a favore di Kuczynski. I primi risultati si sapranno alle 21 locali (le 4 del mattino italiane di lunedì).