"Nessun importante dispositivo dell'aereo sinora è stato ritrovato", la ricerca delle scatole nere del volo Egyptair inabissatosi giovedì nel mar Mediterraneo prosegue e "per quanto ho capito si parla di 3mila metri" di profondità. Lo ha dichiarato il ministro dell'Aviazione civile egiziano, Sherif Fathi, dopo che Cbs News citando fonti non precisate ha dato notizia della loro individuazione nella stessa area in cui ieri erano stati ritrovati resti umani e rottami. La profondità sarebbe quella limite perché i dispositivi siano individuabili dalla superficie grazie agli appositi segnalatori, che funzionano per 30 giorni. Oggi, intanto, l'esercito egiziano ha diffuso sulla sua pagina Facebook ufficiale le immagini dei rottami recuperati inmare, a nord di Alessandria. Le analisi dei resti dell'aereo e delle due scatole nere saranno decisive per comprendere la causa dello schianto del velivolo. Si tratta del terzo grave fatto di cronaca riguardante il trasporto aereo per l'Egitto in poco tempo, un nuovo duro colpo alla percezione di sicurezza che influsce sull'afflusso turistico nel Paese. Un presunto attentato dello Stato islamico ha abbattuto un aereo passeggeri russo partito da Sharm-el-Sheik nello scorso ottobre, uccidendo tutte le 224 persone a bordo, mentre a marzo un aereo Egyptair è stato dirottato da un uomo che indossava una finta cintura esplosiva.