Dopo giorni di scontri e tensione, il premier di Tripoli, Kahlifa al Gweil, ha lasciato Tripoli nella notte ed è tornato nella sua città natale Misurata. Nei giorni scorsi il premier si era opposto all'ingresso del premier designato dall'Onu, Fayez al Sarraj e al governo di unità nazionale sbarcato nella capitale libica.
Secondo quanto riporta il quotidiano Libya Herald, l'ufficio di al Ghweil è stato occupato da membri del Comitato temporaneo per la sicurezza del Consiglio di presidenza, e i suoi documenti e i computer sono stati confiscati. Una fonte, inoltre, avrebbe rivelato che a convincere il premier a lasciare la città sarebbe stato il Consiglio degli anziani di Misurata che lo avrebbe minacciato di destituirlo. "Gli hanno detto che era finita e che doveva rinunciare. Se non se ne fosse andato, lo avrebbero rimosso", ha raccontato la fonte citata da Libya Herald.
Intanto alcune città della costa occidentale della Libia, tra cui Sabratha, hanno rotto l'alleanza con il Congresso nazionale generale (Cng) di Tripoli appoggiando il governo di unità nazionale di al Sarraj. A riferirlo un comunicato pubblicato da Sabratha media center in cui i responsabili fanno appello al nuovo esecutivo perché ponga fine al conflitto armato nel Paese.
L'APPOGGIO DI RENZI AL GOVERNO AL-SARRAJ. "Sosteniamo tutti insieme lo sforzo del Governo di al-Sarraj, finalmente a Tripoli", ha scritto il premier Matteo Renzi su Twitter.