Non votare per Donald Trump sarebbe "tradire la nostra storia". A dichiararlo è stato David Duke, ex leader del gruppo suprematista bianco Ku Klux Klan (KKK), che ha espresso il proprio appoggio al magnate nella corsa alla nomination repubblicana per le presidenziali degli Stati Uniti. Duke, che fu a capo dei 'Cavalieri del Ku Klux Klan', ha esortato i suoi seguaci a votare Trump e ha chiesto loro di arruolarsi come volontari per la sua campagna, dicendo loro che avrebbero trovato affinità con il proprio pensiero. Trump, quando gli è stato chiesto se fosse a conoscenza dell'appoggio espresso da Duke e cosa ne pensasse, ha fatto 'orecchie da mercante'. "Non so nulla su David Duke, ok? Non so nulla di ciò che state dicendo sulla supremazia bianca o sui suprematisti bianchi", ha affermato a 'State of the Union' di Cnn. Aggiungendo: "Dovrei dare un'occhiata al gruppo, non so di che gruppo stiate parlando".
"Conoscerete persone con la vostra stessa mentalità", ha detto Duke durante un discorso ai sostenitori del gruppo razzista. "Non sto dicendo che sono d'accordo con tutto ciò che riguarda Trump. In realtà, non lo avrei appoggiato formalmente, ma sostengo la sua candidatura e ritengo che votare per lui sia una azione strategica. Spero che faccia tutto ciò che ci aspettiamo da lui", ha affermato il leader suprematista, che già la scorsa estate aveva espresso simpatia per il magnate.
Trump ha ricevuto vasto appoggio tra i gruppi più xenofobi ed estremisti statunitensi, grazie alla sua retorica anti-immigrati, alla promessa di costruire un muro lungo il confine con il Messico e alla proposta di vietare l'entrata in musulmani negli Usa. Tra essi, il Partito nazista americano guidato da Rocky Suhayda e Andrea Anglin, autore del sito neonazista 'The Daily Stormer' (che scrisse un testo intitolato: 'Heil Donald Trump, l'ultimo salvatore').