Siria, raid su ospedali e scuole. Francia e Onu: Crimini di guerra

Nei bombardamenti di ieri sono rimaste uccise almeno 50 persone. Colpito anche una struttura gestita da Msf

"Gli attacchi contro le strutture sanitarie in Siria da parte del regime o dei suoi alleati sono inaccettabili e devono cessare immediatamente". Così il ministro degli Esteri francese, Jean-Marc Ayrault, in una nota diffusa dopo i raid di ieri contro tre ospedali nel nord della Siria che hanno ucciso almeno 50 persone. "Questi attacchi – ha continuano Ayrault – potrebbero costituire un crimine di guerra". Dura condanna anche da parte delle Nazioni unite: "L'attacco intenzionale e diretto contro installazioni sanitarie e luoghi occupati da malati e feriti, così come contro unità mediche con lo stemma della Croce rossa e della Mezza Luna Rossa, costituisce un crimine di guerra in un conflitto armato", ha ricordato il portavoce dell'Ufficio Onu per i Diritti umani, Rupert Colville. "Tuttavia – ha aggiunto – non è chiaro (se gli attacchi) siano stati intenzionali, ma l'enorme numero di questi incidenti genera interrogativi sul fallimento delle parti coinvolte nel conflitto in Siria nel rispettare la protezione speciale che richiedono le strutture mediche e il loro personale".

 

Ieri sette missili hanno colpito due ospedali e una scuola nella città di Azaz, lungo il confine con la Turchia. Un altro raid aereo ha invece completamente distrutto un ospedale gestito da Medici senza Frontiere vicino ad Maarat al-Numan, nella provincia di Idlib. E mentre il presidente Usa Barack Obama esorta il leader russo Vladimir Putin a cessare i bombardamenti contro l'opposizione moderata, si fanno insistenti le voci che gli attacchi siano stati effettuati dal regime di Damasco con l'appoggio aereo di Mosca. Secondo l'ambasciatore siriano a Mosca, Riad Haddad, l'attacco contro l'ospedale di Msf sarebbe invece stato effettuato da aerei americani.

ONU: PREOCCUPAZIONE PER ATTACCHI A OSPEDALI. Il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, si è detto "profondamente preoccupato dalle notizie di attacchi missilistici su almeno cinque strutture mediche e due scuole ad Aleppo e Idlib, che hanno ucciso circa 50 civili, tra cui bambini, e ferito molti altri". Lo ha fatto sapere il portavoce Onu, Farhan Haq. "Simili attacchi sono una evidente violazione della legge internazionale", ha aggiunto. 

I RAID SU AZAZ. Sull'accaduto Ankara continua a non avere dubbi: sarebbe stato un missile balistico russo a colpire l'ospedale e la scuola di Azaz, dove sono morte 14 persone, almeno due delle quali sono bambini. Lo ha ribadito il premier turco Ahmet Davutoglu. Ma la zona è colpita da sabato anche dalle forze armate turche in lotta contro le milizie curdo-siriane Ypg tanto che sempre il premier Davutoglu ribadito oggi che "membri dell'Ypg sono stati allontanati da Azaz. Se si avvicineranno di nuovo affronteranno la nostra reazione più dura reazione. Non permetteremo che Azaz cada nelle mani delle milizie curde". Azaz è l'ultima roccaforte dei ribelli prima del confine turco e decine di migliaia di persone sono fuggite dalla città per i pesanti scontri tra le milizie e l'esercito di Damasco. A confermare, però, un coinvolgimento russo è stato anche l'Osservatorio siriano per i diritti umani che ha parlato di raid "verosimilmente russi". Mosca ha negato ogni accusa e, anzi, ha parlato di "un nuovo capitolo dell'esercizio di propaganda in corso". Le bombe hanno colpito anche un campo profughi a sud della città e un convoglio di camion, secondo la testimonianza di un residente. "Al momento in ospedale vi sono decine di bambini feriti in lacrime", ha poi aggiunto il medico Juma Rahal.

L'ATTACCO A MSF. Un attacco deliberato contro una struttura sanitaria. Così il capo missione di Medici senza Frontiere in Siria, Massimiliamo Rebaudengo, ha definito l'attacco di ieri contro l'ospedale gestito dall'organizzazione umanitaria a Maaret al Noomane, nella provincia siriana di Idlib. Sette i morti, tra personale e pazienti, confermati da Msf che segnala anche otto dispersi tra i membri dello staff. Secondo un comunicato pubblicato da Msf, l'ospedale è stato colpito quattro volte in due serie di attacchi a distanza di pochi minuti uno dall'altro. "La distruzione di questo ospedale lascia una popolazione di circa 40mila persone senza accesso ai servizi sanitari in una zona in pieno conflitto", ha precisato Rebaudengo. Anche Medici senza Frontiere non ha dubbi: l'autore dell'attacco o è il regime di Damasco o la Russia, ha dichiarato il presidente francese di Msf, Mego Terzian.
L'ospedale da 30 posti letto contava uno staff di 54 persone, due sale operatorie, un ambulatorio e un pronto soccorso. Ora non restano che macerie, a giudicare dalle immagini pubblicate dai media locali.

L'IRRITAZIONE EUROPEA. Irritata l'Unione europea che attraverso l'Alto rappresentante per gli Affari Esteri, Federica Mogherini, ha rivolto un appello a impegnarsi per il cessate-il-fuoco: "Solo pochi giorni fa tutti noi, compresa la Turchia, abbiamo concordato impegni per la cessazione delle ostilità in Siria – si legge in una nota – Ci aspettiamo che tutti rispettino gli impegni di Monaco, e ricevere dal terreno notizie di segno opposto non è quello che desideriamo".

LA POSIZIONE DI MOSCA. Il Cremlino ha respinto con forza le accuse della Turchia secondo cui avrebbe commesso un crimine di guerra in Siria, dopo che ieri decine di persone sono state uccise da attacchi missilistici su ospedali e scuole. "Categoricamente, non accettiamo tali dichiarazioni, tanto più che quelli che le fanno non sono in alcun modo in grado di provare le loro accuse infondate", ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov.

La Russia, comunque, non intende interrompere i raid aerei "contro i terroristi" anche nella provincia di Aleppo nonostante l'accordo di cessare il fuoco in Siria. Il vice ministro degli Esteri russo Gennadi Gatilov ha spiegato: "Noi combattiamo contro gruppi terroristici, Isis, al Nusra e altri, legati ad al-Qaeda. I bombardamenti su obiettivi dei gruppi terroristici continueranno in ogni caso, anche se si arriverà a un accordo per il cessate il fuoco in Siria". Quanto all'attacco aereo contro un ospedale di Medici senza frontiere, sarebbe stato condotto da aerei americani. Lo ha affermato l'ambasciatore siriano a Mosca, Riad Haddad, parlando alla tv Rossiya 24. "E' stato distrutto dall'aviazione militare americana. L'aviazione russa non ha nulla a che fare con questo fatto", ha dichiarato. Ha aggiunto di sperare che i colloqui di pace riprendano il 25 febbraio.

ANKARA NEGA INVIO TRUPPE. Intanto, però, la Turchia smentisce che il suo esercito sia entrato nel territorio siriano, come denunciato domenica da Damasco. Lo ha detto in Parlamento il ministro della Difesa di Ankara, Ismet Yilmaz. Doemnica il ministero degli Esteri siriano aveva inviato al segretario generale dell'Onu e alla presidenza del Consiglio di sicurezza una lettera in cui accusava la Turchia di aver sconfinato con "12 pickup armati e circa 100 militari nei pressi del valico di Bab al-Salameh, vicino all'aerea di Azaz colpita dall'artiglieria di Ankara".