Regeni, Egitto: Servizi sicurezza? Solo insinuazioni

E ha respinto le crescenti critiche che evidenziano record negativi del Cairo sul rispetto dei diritti umani

Il ministro degli Esteri dell'Egitto, Sameh Shoukry, in un'intervista rilasciata a Reuters ha respinto quelle che definisce "insinuazioni" avanzate da qualcuno in Italia secondo cui Giulio Regeni sarebbe stato vittima dei servizi di sicurezza egiziani. "È spiacevole che possa essere stato soggetto a qualche forma di criminalità. E speriamo che saremo in grado di arrivare fino in fondo e portare davanti alla giustizia chiunque sia responsabile di questa tragica morte", ha detto Shoukry, sottolineando che l'Egitto sta collaborando in modo totale con il governo italiano.

 

Nell'intervista, Shoukry ha respinto le crescenti critiche che evidenziano record negativi dell'Egitto sul rispetto dei diritti umani. L'anno scorso Human Rights Watch ha citato delle stime secondo le quali le autorità hanno messo in carcere oltre 41mila persone da quando il presidente Abdel Fattah al-Sisi è salito al potere nel 2014, dopo il colpo di Stato militare da lui guidato con cui il 3 luglio 2013 è stato destituito l'allora presidente Mohamed Morsi. Shoukry ha respinto quelle che definisce "ampie generalizzazioni e l'uso di numeri che non sono autenticati o verificati". "Ci sono certamente membri dei Fratelli musulmani che sono in prigione, che affrontano processo per avere compiuto azioni o attività che non rientrano nei confini della legge", ha detto, aggiungendo che "stiamo facendo questo nel contesto di un sistema giudiziario senza nessun ricorso a misure extra giudiziali di alcun tipo".

 

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse