Washington (Usa), 11 dic. (LaPresse/Reuters) – Un poliziotto di Oklahoma City è stato dichiarato colpevole di aver aggredito e stuprato 13 donne afroamericane mentre era in servizio, in un processo in cui la giuria ha ritenuto abbia scelto vittime che avevano problemi con la giustizia pensando che le loro denunce non sarebbero risultate credibili. L’ex agente rischia l’ergastolo, la pena sarà annunciata a gennaio. Daniel Holtzclaw, 29 anni, è scoppiato a piangere quando la sentenza è stata letta. “Non ho fatto nulla”, ha detto, prima di essere portato via dall’aula. Era incriminato per aggressione sessuale e stupro, dichiarato colpevole di 18 accuse su 36, ed era già stato licenziato dalle forze dell’ordine. Delle 18 donne salite sul banco dei testimoni per accusarlo, l’ultima aveva 17 anni quando fu stuprata.
Nei giorni precedenti la sentenza, una folla si era raccolta fuori dal tribunale. Chiedeva che la giuria, composta da sole persone bianche, condannasse l’ufficiale di origine mista, asiatica e bianca, sulla base delle testimonianze delle 13 donne nere. L’accusa nel processo ha sostenuto che l’agente quando era in servizio scegliesse le donne più vulnerabili, quelle con precedenti penali, ricercate, in possesso di droghe o simili. Secondo i giurati, l’uomo riteneva che la parola delle vittime valesse meno della sua e che non sarebbero state credute se avessero denunciato. La difesa dell’ex poliziotto in tribunale ha definito le testimionianze delle donne non credibili e non oneste.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse