Ankara (Turchia), 3 dic. (LaPresse/Xinhua) – La Turchia ha le prove che alcuni russi sono coinvolti nel traffico illecito di petrolio con lo Stato islamico in Siria. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan. Le sue dichiarazioni giungono dopo che ieri il ministro della Difesa russo, Anatoly Antonov, ha accusato Erdogan e la sua famiglia di essere coinvolti nel traffico di petrolio con l’Isis. La tensione fra Russia e Turchia è salita dopo che il 24 novembre Ankara ha abbattuto un jet russo vicino al confine fra Turchia e Siria.
Precisamente Erdogan sostiene che George Hasawi, un siriano con passaporto russo, sia il principale agente che si occupa dell’acquisto di petrolio illegale direttamente dall’Isis, per poi rivenderlo al regime siriano e a clienti internazionali. Il presidente russo ha sostenuto inoltre che un altro russo coinvolto sia Kirsan Ilyumzhinov, presidente della Federazione russa di scacchi. “Abbiamo prove definitive che riveleremo al mondo”, ha affermato Erdogan. Le entrate provenienti dalla vendita di petrolio sono tra le principali fonti di finanziamento per le attività terroristiche in Siria.