Bruxelles (Belgio), 2 dic. (LaPresse/EFE) – La nuova direttiva contro il finanziamento e il sostegno al terrorismo, proposta oggi dalla Commissione europea, punta a modificare l’attuale normativa comunitaria e incidere su quelle nazionali.
Gli attentati dello scorso 13 novembre a Parigi hanno mostrato come i viaggi di cittadini europei nei luoghi dello Stato islamico siano fondamentali nell’organizzazione nell’estremismo jihadista. La nuova legislazione, che dovrà passare al vaglio di altre due istituzioni europee (Consiglio e Parlamento), prevede di considerare come un crimine i viaggi a fini terroristi, all’interno e all’esterno dell’Unione europea.
La direttiva contempla in particolare anche il finanziamento, l’organizzazione e la facilitazione di questi viaggi, sanzionandoli. Egualmente sanzionate saranno altre azioni di tipo terroristico e il cosiddetto “addestramento passivo”.
Le norme contro il traffico di armi da fuoco ed esplosivi, invece, non sono contenute nella direttiva, perché si tratta di una competenza esclusiva dei singoli Stati dell’Ue. La Commissione ha quindi preparato una serie di raccomandazioni che puntano ad un miglior coordinamento tra le forze dell’ordine nazionali.