Mosca (Russia), 30 nov. (LaPresse/EFE) – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha messo in relazione l’abbattimento del bombardiere russo Su-24 da parte della Turchia alla frontiera con la Siria con i rifornimenti di petrolio dall’Isis verso il territorio turco. “Abbiamo tutti i motivi per supporre che la decisione di abbattere l’aereo sia stata dettata dal desiderio di garantire la sicurezza delle via di fornitura illegale del petrolio al territorio turco”, ha detto Putin parlando in conferenza stampa a Parigi nell’ambito della Conferenza sul clima (Cop21).
REPLICA DI ERDOGAN. Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha promesso che si dimetterà se verranno dimostrate le accuse avanzate dal suo omologo russo Vladimir Putin, il quale parlando dalla Conferenza sul clima (Cop21) in corso a Parigi ha accusato Ankara di avere abbattuto il jet russo alla frontiera con la Siria per proteggere l’invio sul territorio turco di petrolio da parte dello Stato islamico. Non è morale accusare la Turchia di comprare petrolio da Daesh. Se ci sono documenti, devono mostrarli, lascino che li vediamo”, ha detto Erdogan. “Se si dimostra, io non resterò in carica. E lo dico al signor Putin: ‘Lei resterà in carica?'”, ha proseguito Erdogan parlando anche lui a una riunione con la stampa nella prima giornata di Cop21 a Parigi.