Torino, 27 nov. (LaPresse) – Black Friday, letteralmente ‘venerdì nero’. Ma non si parla di oscuri presagi, o giornate macabre. E’ il tradizionale giorno che, negli Stati Uniti, segue la festa del Ringraziamento (Thanksgiving day) e fa da apripista alla lunga corsa dello shopping natalizio, fino alla fine di dicembre. Quest’anno cade oggi, 27 novembre. Ma in che modo funziona? Iniziando, proprio dal venerdì successivo alla tanto amata festa a stelle e strisce, con una giornata di “super-sconti”, a volte talmente imperdibili non solo da far nascere code interminabili, ma anche tali da far scoppiare risse e corse perdifiato (dal vivo oppure online) per accaparrarsi l’ennesimo prodotto di grido a prezzi da sogno.
L’origine di questa ormai tradizionale giornata è da rintracciarsi nelle parte organizzate nella giornata del Ringraziamento: venivano sponsorizzate da alcune grandi catene commerciali, che sfruttavano quanto fatto nel Thanksgiving day per lanciare, in quello successivo, l’apertura della stagione dello shopping natalizio, usando la festività per trainare le prime vendite, rinforzate da offerte da capogiro. Così dalle prime avvisaglie (targate Macy’s, come la nota catena) si è arrivata a una festa che, grazie all’e-commerce, è diventata globale, con utenti da tutto il mondo pronti a fare code per ore davanti al negozio oppure, più comodamente, a sorseggiare un caffé attaccati al monitor del personal computer, confidando nel click rapido del proprio mouse.
Infatti è proprio il mondo online ad aver reso non solo americana ma globale questa usanza: se non vivete negli Usa raramente avvisterete persone che dormono in sacchi a pelo davanti al megastore di turno. Più probabile che sentiate dell’offerta che il negozio di dischi del vostro amico, o un colosso come Amazon, sta mettendo in piedi per chi cerca l’affarone a prezzi umani.
Ancor meno nota l’origine del termine stesso, “Black Friday” con due spiegazioni, entrambi plausibili: una fa riferimento all’espressione gergale, usata nelle zone di Philadelphia, per descrivere un’ingorgo di auto, una ressa. E mai parole furono più adatte a quella che si annuncia come la corsa all’offerta più intrigante dell’anno. L’altra, più commerciale, parla della differenziazione cromatica che i negozianti usano per fare i conti: il rosso per le perdite, il nero per le entrate. E di sicuro denaro ne entrerà parecchio anche quest’anno: sono negli Usa nel 2014 si parla di un giro da 50 miliardi di dollari per le giornate del weekend del “Black Friday”. Ma se siete degli indefessi cultori della tecnologia e non avete trovato nulla in questa giornata di offerte e risparmi? Niente paura, da tradizione, il lunedì successivo al giorno del Ringraziamento è “cyber monday”, affaroni garantiti con un focus sull’hi-tech. E successo, anche questa volta, assicurato.
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