Washington (Dc, Usa), 13 nov. (LaPresse/Reuters) – Dovrebbe essere morto in un raid aereo effettuato dai droni delle forze armate statunitensi in Siria Jihadi John, il militante dello Stato islamico conosciuto che ha partecipato a video raccapriccianti che mostrano l’uccisione di ostaggi americani e britannici. A confermarlo la Bbc che cita fonti militari. Con un “alto grado di certezza”, dice il quotidiano britannico, ‘Jihadi John’ è morto durante l’attacco che ha avuto luogo vicino alla città di Raqqa, nel nord della Siria. Secondo l’emittente britannica, Mohammed Emwazi è rimasto ucciso insieme a un altro militante quando le forze Usa hanno attaccato il veicolo su cui i due stavano viaggiando vicino alla città siriana di Raqqa.
Già diverse ore fa un funzionario americano, parlando in condizione di anonimato, aveva detto che l’attacco ha probabilmente ucciso Mohammed Emwazi, questo il nome del cittadino britannico, ma aveva detto che era troppo presto per dire con certezza che il “boia” dello Stato Islamico è morto. Il Pentagono aveva fatto sapere che stava ancora valutando l’efficacia dell’attacco.
Vestito interamente di nero, un passamontagna a coprire il volto, eccezion fatta per naso e occhi, “Jihadi John” è diventato un simbolo minaccioso dello Stato islamico per la sua brutalità e uno degli uomini più ricercati al mondo. Emwazi ha partecipato ai video che mostrano le uccisioni dei giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff, dell’operatore umanitario statunitense Peter Kassig, degli operatori umanitari britannici David Haines e Alan Henning, del giornalista giapponese Kenji Goto, e di altri ostaggi.
Il primo ministro britannico David Cameron ha, però, annunciato che non vi è ancora la certezza assoluta della morte di Mohammed Emwazi ma ha precisato che l’attacco vicino a Raqqa della notte è stato uno sforzo congiunto tra Regno Unito e Stati Uniti.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse