Amman (Giordania), 24 ott. (LaPresse) – I funzionari israeliani e il Waqf di Gerusalemme, custodi del sito che ospita la moschea di al-Aqsa, terzo luogo santo per i musulmani, si incontreranno per discutere le modalità di attenuazione delle tensioni e per fornire telecamere di videosorveglianza 24 ore su 24 sulla Spianate delle Moschee. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa John Kerry al termine degli incontri avuti ad Amman con il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il re giordano Abdullah II.
Kerry ha aggiunto che oggi pomeriggio Netanyahu annuncerà nuove misure che Israele intende prendere per porre fine all’ondata di violenze delle ultime tre settimane e che sono già state accettate dal governo giordano. Israele, ha affermato Kerry, continuerà a permettere la libertà di culto nella Spianata delle Moschee e non modificherà alcuno status quo.
Dal canto suo, il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto a Kerry di sostenere l’invio di una forza internazionale “per proteggere il popolo palestinese” durante i colloqui in corso ad Amman.
il re giordano Abdullah II ha invece preteso che la Giordania riottenga la custodia della moschea di al-Aqsa a Gerusalemme est in seguito alla crescente escalation di violenza in Medioriente. Nei colloqui il re ha insistito che la custodia dei luoghi sacri ai musulmani debba essere restituita al ministero giordano degli Affari Islamici, che fino al 2000 è stato responsabile della gestione delle visite per i non musulmani.
In una breve nota rilasciata dalla Corte reale si legge che i due leader hanno discusso “degli ultimi sviluppi nella regione, in particolare della situazione a Gerusalemme e degli sforzi compiuti per rilanciare il processo di pace”.
Inoltre, Kerry e Abdullah hanno parlato anche “della situazione in Siria e in Iraq, e degli sforzi per combattere il terrorismo e l’estremismo”, si legge nella nota.