La bandiera palestinese sventola all’Onu. L’appello di Abbas: Difendeteci

dal nostro inviato Fabio De Ponte

New York (New York, Usa), 30 set. (LaPresse) – La bandiera palestinese sventola alle Nazioni unite. Nel giardino ai piedi del Palazzo di vetro, a New York, si è svolta nel pomeriggio la cerimonia dell’alzabandiera ufficiale. La folla di giornalisti e telecamere era tale che ha compromesso la solennità del momento: più di una volta l’organizzazione ha dovuto richiamare la platea a farsi indietro per consentire lo svolgimento della cerimonia.



BAN KI-MOON: “GIORNATA DI SPERANZA”. “Questo è un giorno di orgoglio per i palestinesi in tutto il mondo ed è un giorno di speranza”, ha commentato il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. “I simboli – ha aggiunto – sono importanti e possono condurre all’azione nella giusta direzione. Il simbolo di oggi riflette l’impegno dell’Autorità palestinese a perseguire la legge e i diritti dei Palestinesi a un proprio Stato”.

“Ora – ha continuato Ban – è tempo di sostenere le iniziative per la soluzione dei due Stati per due popoli e creare le condizioni per un ritorno a un negoziato che abbia significato”.

ABBAS: “GIORNO DELL’ORGOGLIO”. “Questo è il giorno dell’orgoglio per coloro che hanno dato la vita per la Palestina. Arriverà presto anche il giorno in cui questa bandiera sventolerà a Gerusalemme, capitale dello Stato palestinese”, ha detto il presidente palestinese Mahmoud Abbas, annunciando che “da oggi in avanti il 30 settembre sarà la festa della bandiera palestinese”.

ABBAS: “NON PIU’ VINCOLATI A OSLO”. Poco prima, intervenendo all’assemblea generale, Abbas aveva annunciato che la Palestina non si sente più vincolata al rispetto degli accordi di Oslo (firmati nel 1993, fissarono la roadmap per porre fine al conflitto tra israeliani e palestinesi) perché “non può essere l’unica parte a rispettarli”. “Faccio appello – ha detto – al Consiglio di sicurezza di prendersi le proprie responsabilità prima che sia troppo tardi. Israele sta lavorando con tutte le forze per distruggere la soluzione dei due Stati. Non c’è altra spiegazione al lavoro del governo israeliano”.

ABBAS: “CHIEDIAMO LA PROTEZIONE INTERNAZIONALE”. “Chiediamo – ha aggiunto Abbas – la protezione internazionale. Non possiamo mantenere lo status quo. Subiamo aggressioni da ogni lato. Per favore, per favore, per favore: facciamo appello per avere la protezione internazionale”.

LO STATUS DI OSSERVATORE. Lo Stato palestinese ha lo status di Stato osservatore non membro all’Onu e fino al 10 settembre scorso questi Paesi non avevano diritto a esporre la propria bandiera fuori dal Palazzo di vetro.



I RAID SU GAZA LA NOTTE SCORSA. Proprio la notte scorsa l’esercito di Israele ha bombardato diversi punti di Gaza nella notte in risposta al lancio di un razzo dalla Striscia, che è stato intercettato dal sistema israeliano antimissili Iron Dome.