Gerusalemme, 28 set. (LaPresse/EFE) – Palestinesi con il volto coperto e agenti della polizia israeliana si sono scontrati, per il secondo giorno consecutivo, alla Spianata delle moschee a Gerusalemme. Le nuove tensioni si verificano nel primo giorno della festività ebraica di Sukkot. Dimostranti mascherati si sono trincerati intorno all’ora dell’alba nella moschea di al-Aqsa, hanno alzato barricate sulla Spianata e bloccato l’accesso alla moschea. Lo scontro di fronte all’edificio sacro è durato circa un’ora. Secondo un comunicato della polizia israeliana, i palestinesi hanno lanciato “pietre, fuochi d’artificio e bombe molotov” dall’interno, tutti respinti da un nuovo schermo smontabile alzato dagli agenti.
I disordini paiono una risposta alle restrizioni imposte dalla polizia israeliana ai musulmani dopo gli scontri di ieri, vincoli che consentono l’accesso nei prossimi sette giorni solo agli uomini con più di 50 anni. Per le donne non c’è invece vincolo. Durante la settimana di festività ebraica, è attesa una affluenza massiccia di pellegrini nella città vecchia di Gerusalemme e alla Spianata. I palestinesi considerano queste visite una provocazione e un cambio dello status quo del luogo sacro, fissato nel 1967. Israele sostiene invece che ciò non sia vero e che, mentre la preghiera di altre confessioni oltre alla musulmana non è permessa, lo siano le visite di carattere turistico.