Di Denise Faticante
Città del Vaticano, 22 set. (LaPresse) – Lascia Cuba ringraziando l’Isola per il calore e la familiarità. Papa Francesco parte per gli Stati Uniti invitando alla rivoluzione: quella del Vangelo, che passa per la tenerezza, per la gioia e per il servizio. Bergoglio, nella sua ultima giornata cubana, invita la Chiesa e l’umanità a uscire, a “gettare ponti” per “condividere gioie e dolori, speranze e frustrazioni”.
LA CHIESA “IN USCITA”. Parole che sembrano già proiettare il pontefice verso la tappa statunitense. La Chiesa “in uscita” è uno dei pilastri del pensiero dell’argentino. Una Chiesa capace andare “fuori di casa per visitare il malato, il prigioniero, chi piange e capace di ridere con chi ride, gioire con le gioie dei vicini”.
“LA FORZA RIVOLUZIONARIA DELLA TENEREZZA”. Nel santuario della Madonna del Cobre, incentrando l’omelia sulla figura della Madonna, il Santo Padre afferma: “Ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto”.
“IL POPOLO CUBANO FORGIATO DA DOLORI E PRIVAZIONI”. Poi un pensiero al popolo cubano, “forgiato tra dolori e privazioni” che “non sono riusciti a spegnere la fede; quella fede che si è mantenuta viva grazie a tante nonne”. Torna sempre quindi, con molto vigore, nelle parole di Francesco, il tema della famiglia di cui si occuperà il prossimo sinodo.
“LA FAMIGLIA CI SALVA DALLA MASSIFICAZIONE”. La famiglia “vero centro di umanità” che “ci salva dalla frammentazione e dalla massificazione”. “E scuola di umanità, – sottolinea ancora – che insegna a mettere il cuore nelle necessità degli altri, ad essere attenti alla vita degli altri”.
“TOCCATEVI LA PANCIA”: LA BENEDIZIONE ALLE DONNE INCINTE. Poi a braccio dice: “Vi propongo una cosa: a tutte quelle donne che sono ‘incinte di speranza’, perché un figlio è una speranza, in questo momento si tocchino il grembo”. Bergoglio si rivolge alle fedeli ma “anche chi mi ascolta via radio e tv”. “Ognuna si tocchi la pancia e io benedico il bambino. Desidero che nasca sano e che cresca bene e che lo possiate educare bene. Accarezzate il figlio che state aspettando”. Un gesto che rimanda al ‘discorso della luna’ di Giovanni XXII che invitava i genitori a “tornare a casa e dare una carezza ai propri bambini”. Tante le immagini simboliche di questo viaggio, incisivi i discorsi e gli incontri.
IL SALUTO DI RAUL CASTRO. Uno dei fotogrammi destinati a rimanere impressi è il saluto di Raul Castro, con il suo cappello in mano, ai piedi della scaletta dell’aereo. E Bergoglio che ricambia portandosi la mano al cuore.