Scoperto in una caverna in Sudafrica l’Homo Naledi, nuovo antenato dell’uomo

Gauteng (Sudafrica), 10 set. (LaPresse/Reuters) – Un nuovo antenato dell’uomo è stato scoperto in Sudafrica. Si chiama Homo naledi e gli scienziati hanno trovato i suoi resti in una profonda caverna vicino ai noti siti archeologici di Sterkfontein e Swartkrans, a circa 59 chilometri da Johannesburg. La nuova specie di genere Homo, descritta su eLife, è stata chiamata Homo Naledi in onore della grotta Rising Star, stella nascente, in cui è stata scoperta, poiché Naledi significa stella (star) in linguaggio Sesotho.

“Era proprio sotto il nostro naso nella valle più esplorata del continente africano”, ha dichiarato dell’Istituto studi sull’evoluzione della University of the Witwatersrand di Johannesburg. L’Homo Naledi aveva il cervello poco più grande di quello di uno scimpanzé, ma l’epoca a cui appartiene resta un enigma. “Se le nostre conoscenze attuali sono corrette, potrebbe risalire a oltre 2,5 milioni di anni fa”, ha sottolineato Berger.

Gli scienziati hanno concluso che l’Homo Naledi seppellisse i morti, caratteristica in precedenza ritenuta solo umana. Gli oltre 1.500 fossili ritrovati appartengono a 15 individui, di età varie tra cui anche bambini e anziani. Non erano assieme a resti di altre specie e le ossa non portavano segni di artigli o denti, fatto che suggerisce non siano stati abbandonati da predatori. “Sembra, dopo aver eliminato tutte le altre possibilità, che l’Homo Naledi decidesse deliberatamente che cosa fare dei corpi in maniera abituale”, ha spiegato Berger. “Questo vuol dire che si considerava diverso dagli altri animali e forse persino dal mondo naturale”, ha aggiunto.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse