Migranti, Usa pronti ad accogliere 10mila rifugiati. Austria sospende i treni con l’Ungheria

Budapest (Ungheria), 10 set. (LaPresse/Reuters) – L’emergenza profughi dilaga in Europa. E oltreoceano il presidente Barack Obama dà disposizioni alla sua amministrazione di prepararsi a ricevere, il prossimo anno, almeno 10mila rifugiati siriani, in fuga da un paese devastato dalla guerra. Lo ha rivelato un portavoce della Casa Bianca. Il numero riflette un “aumento significativo” dell’impegno degli Stati Uniti in questa emergenza.

PROPOSTO STATO DI CRISI IN UNGHERIA. Il ministero dell’Interno dell’Ungheria ha proposto sia dichiarato lo “stato di crisi per migrazione di massa” dal 15 settembre, sulla base delle leggi approvate la scorsa settimana. Lo ha dichiarato il vice primo ministro Janos Lazar. Più di 160mila migranti e rifugiati sono entrati dalla frontiera meridionale quest’anno, diretti verso Paesi europei più ricchi.

MURO ENTRO OTTOBRE. L’Ungheria potrebbe completare la costruzione del muro di frontiera con la Serbia entro i primi giorni di ottobre, ha annunciato il vice primo ministro Janos Lazar. La scadenza iniziale per la costruzione della barriera era stata fissata in precedenza al 31 ottobre. Lazar ha sottolineato che la barriera lunga 175 chilometri “sarà adeguata a proteggere il Paese, specialmente se la polizia pattuglierà l’altro lato”.

FINLANDIA: TASSE SUI REDDITI ALTI PER COPRIRE SPESE. Il governo di centrodestra della Finlandia ha proposto di alzare le tasse sul reddito da capitale e sui redditi più alti, per coprire i costi che deriveranno dall’arrivo di rifugiati.

UE CHIEDE CONFERENZA MONDIALE. La sessione plenaria del Parlamento europeo ha chiesto che l’alta rappresentante per la Politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini, convochi una conferenza internazionale sulla crisi dei rifugiati, cui partecipino stati Ue, Nazioni unite, Stati Uniti e altri attori mondiali. Secondo una risoluzione approvata oggi, l’obiettivo della conferenza sarà trovare una strategia mondiale comune di aiuti umanitari. Gli eurodeputati hanno chiesto che “sia fatto tutto il possibile” per evitare nuovi morti tra i migranti, sulle rotte di mare e di terra.

AUSTRIA: SOSPESI TRENI CON UNGHERIA. La compagnia ferroviaria austriaca OeBB ha fatto sapere di aver sospeso il traffico verso l’Ungheria, “a causa del massiccio sovraccarico dei treni in arrivo” dal Paese. La compagnia ferroviaria ha annunciato che i suoi servizi ferroviari tra Austria e Ungheria resteranno sospesi almeno per tutta la giornata perché la rete non riesce a sostenere il volume di migranti che attraversano il confine. Troppo presto, ha aggiunto un portavoce, per poter dire se i treni ricominceranno a circolare domani.

UNGHERIA: SITUAZIONE IN MIGLIORAMENTO E’ vuoto il centro profughi di Roszke, nel sud dell’Ungheria, grazie alla velocizzazione dei trasferimenti di migranti in altri punti del Paese. Lo ha riferito la stampa locale, dopo che negli ultimi giorni si erano verificati disordini legati alle proteste dei profughi per la lentezza della burocrazia ungherese. Dall’alba, decine di autobus hanno iniziato a partire da Roszke per trasferire i rifugiati nei vicini centri di registrazione o a Vamosszabadi, nel nord al confine con l’Austria. Ieri, le autorità ungheresi hanno intercettato circa 3.300 rifugiati che hanno attraversato la frontiera in modo illegale, nuovo record per un solo giorno.

TRENI IN CIRCOLAZIONE. La Danimarca ha sbloccato i servizi ferroviari con la Germania, dopo aver chiuso ieri la linea e un’autostrada nel tentativo di arginare il flusso di rifugiati che andavano in direzione nord, verso la Svezia. A sostenerlo è l’emittente televisiva ITV sul suo portale Internet. L’autostrada era stata chiusa quando circa 300 rifugiati, compresi alcuni bambini, avevano cominciato a percorrerla.La polizia aveva cercato di convincerli a lasciare la strada senza utilizzare la forza e chiedendo, al contempo, all’operatore ferroviario danese, di proprietà statale, di fermare tutti i treni tra Germania e Danimarca fino a un nuovo avviso.

L’esodo dei migranti si spinge dunque verso i Paesi scandinavi. Ieri il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha parlato al Parlamento di Strasburgo chiedendo di accettare chi fugge da guerre e di rispettare regole su asilo: l’obiettivo di centinaia di migranti è ora la Svezia, che ha una delle politiche più aperte in Europa in materia di richiedenti asilo.

Del tema dei migranti ha parlato oggi il procuratore di Palermo Scalia, inteso come “business da milioni” difficilmente tracciabile.

Ed è intervenuto anche il leader leghista Salvini dicendo che sarebbe disposto ad accogliere nella propria casa un profugo qualora scappasse da una guerra.