Budapest (Ungheria), 3 set. (LaPresse/Reuters) – Iniziativa comune di Parigi e Berlino sulla questione dei migranti. La Francia e la Germania hanno infatti proposto “un meccanismo permanente e obbligatorio” di quote per la redistribuzione dei rifugiati e richiedenti asilo nell’Unione europea, soprattutto dei siriani. A renderlo noto è stato nel pomeriggio il presidente francese, François Hollande. “Credo ci siano Paesi (…) che non si assumono i loro obblighi morali, quindi dobbiamo fare di più”, ha aggiunto il presidente francese.
Ben altre risposte sono giunte dal primo ministro ungherese Viktor Orban: oggi i migranti hanno preso d’assalto un treno alla stazione centrale di Budapest, dopo la riapertura, successiva a due giorni di blocco, dello scalo ungherese. Il premier ha detto che l’Ungheria è pronta aa costruire una barriera anche sul confine con la Croazia, se i migranti cominceranno ad arrivare da quella parte.
Nella giornata di oggi in centinaia hanno cercato di far passare i bambini attraverso i finestrini, nella convinzione di poter andare in Austria e Germania.Il principale operatore ferroviario ungherese ha però detto che non c’erano treni diretti in partenza verso l’Europa occidentale. Intanto la polizia austriaca non si aspetta di ricevere altri treni speciali carichi di rifugiati dall’Ungheria oggi.
SCONTRI A BICKSE. Nel pomeriggio i migranti hanno tentato di fuggire lungo le rotaie e si sono scontrati con la polizia che a Bicske, in Ungheria, li faceva scendere da un treno diretto a ovest per trasferirli in un centro di accoglienza. Il treno era partito stamane da Budapest, dove la stazione orientale era stata riaperta, diretto verso il confine austriaco. A meno di 40 chilometri di distanza, però, è stato fermato nella città dove si trova il centro. La polizia ha ordinato ai profughi di scendere, ma molti hanno protestato calandosi dai finestrini, tentando di fuggire, coricandosi sui binari oppure facendo resistenza.
GIORNALISTI MANGANELLATI. La polizia ungherese ha dichiarato “zona di operazione” la stazione ferroviaria di Bicske, dove è stato fermato il treno carico di migranti partito da Budapest e diretto a ovest. Gli agenti con in mano manganelli hanno spintonato i giornalisti perché lasciassero la stazione ferroviaria, mentre alcune decine di profughi hanno protestato e si sono rifiutati di essere trasferiti in un centro di accoglienza.
ORBAN: NESSUNO LASCIA UNGHERIA SENZA REGISTRAZIONE. A Bruxelles sono intervenuti in conferenza stampa il premier il premier ungherese Orban, in conferenza stampa a Bruxelles con il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. “Nessuno può lasciare l’Ungheria senza essere registrato. Questo è quanto chiede Schengen”, ha detto il capo del governo ungherese. Ha poi invitato i migranti a rimanere in Turchia: “E’ già un Paese sicuro”. E ha aggiunto: “Non venite, il viaggio è pericoloso”. Orban ha sottolineato: “Senza controllo severo sui confini, è inutile parlare di redistribuzione dei profughi. Se il controllo sui confini è efficace i migranti sono registrati, ma altrimenti dobbiamo fare qualcosa”, ha detto il premier, facendo riferimento ai profughi bloccati a Budapest, dove è stato loro impedito di entrare nelle stazioni per salire sui treni diretti a ovest. E, sul tema emergenza migranti, ha sottolineato: “Il problema non è europeo, è un problema tedesco”.
SCHULZ: TROVIAMO UNITA’, FINORA EGOISMO. “Questo è un momento cruciale. Se non troveremo una base comune tra tutti gli Stati, allora l’Unione europea sarà sfasciata. É un rischio che non dobbiamo escludere”. Lo ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. “Abbiamo bisogno di un approccio comune perché gli accordi di Schenghen vengano rispettati”, ha proseguito. “Quello che abbiamo visto finora è solo egoismo, invece di buon senso”. Schulz ha, infine, precisato: “Quello che sta accadendo era prevedibile già due anni fa. Sono stato uno dei primi ad andare a Lampedusa allora” e “questo disastro per me non è una sorpresa”.