Londra (Regno Unito), 23 ago. (LaPresse/PA) – Un ostaggio britannico che era trattenuto da al-Qaeda in Yemen è stato liberato in un’operazione di intelligence militare condotta dalle forze degli Emirati Arabi Uniti. Lo ha annunciato il segretario agli Esteri del Regno Unito, Philip Hammond, che si trova a Teheran, dove è stata riaperta l’ambasciata britannica in Iran. L’identità dell’ostaggio non è stata diffusa. Diversi britannici sono stati recentemente rapiti in Yemen, dove i sequestri sono frequenti dal momento che triù armate e militanti legati ad al-Qaeda prendono ostaggi nel tentativo di ottenere scambi di prigionieri o di incassare riscatti.
Gli Emirati Arabi Uniti sono coinvolti nel conflitto in Yemen, a fianco delle forze dell’Arabia Saudita, nei combattimenti contro i ribelli sciiti houthi sostenuti dall’Iran. L’Arabia Saudita ha cominciato a bombardare le installazioni militari in Yemen a marzo dopo avere ricevuto una richiesta di aiuto dal presidente Abed Rabbo Mansour Hadi, che ha lasciato il Paese via mare quando gli houthi hanno cominciato ad avanzare verso la città portuale di Aden. Gli attacchi aerei avevano il supporto di diversi altri Paesi della regione, ma sono stati condannati dall’Iran, che ha definito l’operazione una “invasione” e un “passo pericoloso” che peggiorerà la crisi. L’Arabia Saudita e i suoi alleati credono che gli houthi siano uno strumento utilizzato dall’Iran per prendere il controllo dello Yemen, ma gli houthi negano di essere sostenuti da Teheran.