Parigi (Francia), 23 ago. (LaPresse/EFE) – La compagnia ferroviaria francese Sncf esclude la possibilità di realizzare controlli sistematici di tutti i passeggeri che salgano a bordo dei suoi treni, come si fa negli aeroporti, perché il numero dei passeggeri è 20 volte superiore. Lo fa sapere il presidente della società, Guillaume Pepy, in un’intervista pubblicata oggi da ‘Le Journal du Dimanche’. Ieri il governo del Belgio ha deciso di rafforzare da questo fine settimana le misure di sicurezza sui treni ad alta velocità Thalys, a seguito dell’attacco di venerdì sulla tratta Amsterdam-Parigi, il che prevede maggiori controlli dei bagagli, una maggiore presenza di pattuglie belgo-francesi sui convogli e più pattuglie e controlli nelle stazioni internazionali. “Basta registrare le cifre: il treno in Francia ha 20 volte più traffico del trasporto aereo” il che significa che bisognerebbe moltiplicare per 20 le misure di controllo degli imbarchi che si fanno negli aeroporti, ha detto il numero uno di Sncf.
In Francia, come pure in Belgio e Olanda, Paesi per i quali era passato il Thalys sul quale è avvenuto l’attacco di venerdì, l’accesso alle banchine da cui partono i treni non ha restrizioni e i bagagli non devono passare dai raggi X. L’unica eccezione sono i treni Eurostar Parigi-Londra in cui, oltre a far passare le valigie ai raggi X, i passeggeri devono passare attraerso un controllo dei passaporti perché il Regno Unito non appartiene allo spazio Schengen, il che significa che devono arrivare 45 minuti prima rispetto all’orario di partenza.