La furia dell’Isis distrugge un monastero nella provincia siriana di Homs

Beirut (Libano), 21 ago. (LaPresse/Reuters) – I militanti dello Stato Islamico hanno demolito un monastero nella provincia di Homs, nella Syria centrale, nella città strategica di Qaryatain, che il gruppo jihadista ha strappato al controllo del governo all’inizio del mese. Il gruppo ha anche trasferito diverse decine di cristiani, catturati durante l’offensiva, in una località vicino alla sua roccaforte nel nordest della Siria. I militanti hanno usato un bulldozer per radere al suolo il monastero, secondo quanto riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani con base nel Regno Unito.

I militanti dell’Isis hanno catturato 230 persone, tra cui decine di famiglie cristiane, dopo la conquista di Qaryatain. Dei prigionieri, 48 sono stati rilasciati e 110 trasferiti nella provincia di Raqqa, la cui capitale omonima è la roccaforte siriana dei jihadisti. Ai cristiani sarebbe stata offerta la scelta di convertirsi all’Islam o pagare una ‘jizya’, una tassa per i non musulmani. Il destino delle restanti 70 persone catturate dopo la conquista di Qaryatain non è chiaro. Fra questi 45 donne e 19 bambini, e 11 famiglie, alcune delle quali erano su una ‘wanted list’ dei fondamentalisti.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse